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Venerdì, 29 Marzo 2024
Film al Cinema

Ipersonnia: Stefano Accorsi sprofonda in un incubo fantascientifico

Il film di Alberto Mascia presentato al Torino Film Festival uscirà nei cinema il 29 novembre

Un intrigante noir ambientato in un cupo futuro distopico che approfondisce i temi dal conformismo e della libertà, dell’illusione della realtà, dei limiti della percezione soggettiva, delle manipolazioni dell’inconscio e molto altro: “Ipersonnia” è il primo lungometraggio diretto da Alberto Mascia presentato fuori concorso al Torino Film Festival. Prodotto da Andrea Paris, Matteo Rovere, Stefano Sardo, Ines Vasiljević, Ascent Film, Nightswim, in collaborazione con Amazon Prime Video e Rai Cinema la storia si legge sulle spalle larghe del suo protagonista, un ispirato Stefano Accorsi che veste i panni dello psicologo David Damiani, mentre Caterina Shulha è Viola, la donna di cui il protagonista si innamora, Astrid Meloni è la dottoressa Levi e Paolo Pierobon il detenuto 517.

Ipersonnia: la trama

In un cupissimo e non troppo lontano futuro, in Italia il sistema carcerario è stato completamente rivoluzionato dall’introduzione di un tipo di pena chiamata ipersonnia. I criminali, tenuti in vita in capsule di isolamento, vengono sottoposti all’induzione di lunghi periodi di sonno, durante i quali si immergono in realtà alternative dove sogni, incubi e realtà si fondono e si confondono. Periodicamente vengono risvegliati dagli psicologi in servizio negli istituti detentivi per sottoporsi a test che ne monitorano lo stato psicologico e ne sollecitano la memoria, facendo loro rievocare soprattutto sugli efferati crimini commessi. David Damiani (Stefano Accorsi) è uno di questi psicologi e, senza farsi troppe domande, ogni giorno segue le procedure previste dal protocollo. Un giorno incontra la moglie di un detenuto e se ne innamora. Quando la donna gli rivela di essere venuta a conoscenza di rivelazioni che potrebbero provare l’ingiusta condanna del marito, David inizia un vero e proprio viaggio nell’inferno che ha contribuito a mandare avanti per anni, e si ritrova improvvisamente dall’altra parte, risvegliandosi nei panni di un condannato all’ipersonno. Tra incubi angoscianti, frammenti di memoria, manipolazioni mentali e illuminazioni che bucano il buio dell’incoscienza, la terribile verità dietro il nuovo sistema carcerario si farà faticosamente strada.

Ipersonnia: un film d’esordio interessante e coinvolgente

Ipersonnia è un film atipico in cui risuonano, amalgamandosi, generi diversi: la fantascienza, per quell’ambientazione in un futuro buio, disgraziato eppure verosimile, il noir e il thriller, perché la suspence è elemento fondamentale che avvolge lo spettatore fino alle ultime battute. Una vicenda che, attraverso l’esperienza di David Damiani con un feroce nuovo sistema di ‘rieducazione’ carceraria, racconta soprattutto la storia di un esecutore mansueto che, a un certo punto, apre gli occhi e decide di ribellarsi alle decisioni di poteri sempre più intolleranti della libertà individuale, sempre più tesi a rendere i propri cittadini/sudditi o conformi o niente, e sempre più spregiudicate nell’usare la propria posizione per annullare lo spirito critico e le contestazioni. L’interessante opera di Alberto Mascia può contare soprattutto su due punti di forza. Il primo è quello di aver scelto un protagonista, Stefano Accorsi, capace di restituire tutte le sfumature dei tormenti, delle ossessioni e dei fantasmi del suo personaggio, sballottato tra frammenti di realtà che si mescolano a ricordi indotti, fantasie manipolate e allucinazioni che affondano in un inconscio che sa e che non vuole più essere messo a tacere. Il secondo punto forte del film è una sceneggiatura capace di scandagliare fino al fondo questa storia inquietante senza avvitarsi su se stessa e lasciando invece aperte tutte le porte necessarie per far sì che lo spettatore sia percorso da dubbi e domande su ciò che è reale e ciò che non lo è, fino alla fine, proprio come è costretto a fare nella sua vicenda il dottor Damiani.

Voto:7

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