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Giovedì, 28 Marzo 2024

Claudio Pizzigallo

Giornalista

Perché guardare il dolcissimo film "La cena perfetta" con Salvatore Esposito

Da fine giugno in streaming su Amazon Prime Video e su NOW e in programmazione su Sky Cinema è disponibile La cena perfetta, film del 2022 diretto da Davide Minnella e che vede un cast composto da Salvatore Esposito (Genny Savastano di Gomorra, per capirci), Greta Scarano (che interpretava la probabile futura ex moglie di Francesco Totti, Ilary Blasi, in Speravo de morì prima) e Gianluca "Fru" Colucci (membro dei The Jackal che abbiamo visto e amato in LOL 1, Generazione 56k e Pechino Express).

Se vi è capitato di vedere la locandina di questo film e di passare oltre, vi consigliamo di ripensarci. La cena perfetta, infatti, è un film che sorprende e conquista, più o meno come un piatto nuovo e ben cucinato. Per chi, come noi, unisce alla passione per film e serie tv anche quella per la buona cucina, allora La cena perfetta è un film assolutamente imperdibile (e già che ci siete potete guardare anche Dinner Club e Marilyn ha gli occhi neri). Le ragioni del nostro apprezzamento le spieghiamo più avanti, ma prima un riassunto della storia di questo film.

La trama del film "La cena perfetta"

Il film inizia in una pizzeria di Napoli, dove Carmine Giordano (Esposito) sta impastando una pizza per la sua ragazza. Carmine non è il pizzaiolo del locale, ma di fatto - come dice alla ragazza - la pizzeria è come se fosse anche sua, visto che è lui ad averne consigliato l'acquisto a Pasquale Rizzuto (Gianfranco Gallo) detto Scimitarra, boss della camorra per difendere la cui vita, anni prima, era morto il padre di Carmine. 

Pasquale ha quindi un debito di riconoscena con Carmine, ma anche se gli vuole bene non si fida ad assegnargli incarichi per la sua attività criminale. Quella sera, però, il boss arriva davanti alla pizzeria riferendogli della fuga dell'amico di Carmine, Gianluca lo Sciupafemmine, con 300.000 euro sottratti al boss provenienti dallo spaccio di droga.

Carmine convince Pasquale a mandarlo a rintracciare Sciupafemmine, ma quando si ritrova davanti all'amico non ha cuore di ucciderlo e lo lascia scappare. Un errore che scatena la reazione di Scimitarra, che decide quindi di spedire Carmine altrove, a Roma, per non far danni a Napoli e soprattutto per gestire un ristorante. Ristorante, in effetti, è un parolone, visto che come scopre Carmine al suo arrivo la cucina è composta da una serie di forni a microonde per scaldare piatti pronti e a star dietro ai fornelli, pardon ai forni, c'è il solo Rosario (Fru), senza nessuna esperienza da cuoco. 

Ma del resto l'esperienza non serve, e il ristorante non deve fare davvero affari. L'importante è che funzioni il meccanismo di "lavanderia" per cui a Carmine portano soldi sporchi che lui deve ripulire battendo scontrini nella cassa del ristorante. E la cosa all'inizio sembra quasi funzionare, almeno finché un giorno non arriva una cliente molto arrabbiata che si lamenta per una carbonara effettivamente tremenda. 

Quella cliente è Consuelo Banega (Scarano), che era la chef del ristorante acquistato dai camorristi, salvo dover tornare a lavorare per un altro ristorante dopo il fallimento del suo progetto. Carmine scopre chi è Consuelo e dove lavora adesso e decide di andare a provare i suoi piatti. Che sono ovviamente deliziosi, checché ne dica un critico che l'aveva stroncata mesi prima. E così, Carmine ha una folle idea: senza dire niente a Pasquale, decide di assumere Consuelo come chef nel suo ristorante e di darle sostanzialmente (menù alla) carta bianca, anche a costo di sottrarre denaro sporco per fare investimenti, pur di trasformare la "lavanderia" in un ristorante che punti a una stella Michelin. Ci fermiamo qui per evitare spoiler, ma vi consigliamo di vedere il trailer ufficiale di La cena perfetta.

Se cercate un bel film italiano, guardate "La cena perfetta"

È probabile che, dopo aver vinto la diffidenza per la locandina, abbiate approcciato La cena perfetta con uno spirito che si può riassumere con una frase come "massì, sarà il solito filmetto ma proviamoci". In effetti, dobbiamo confessare che è quello che pensavamo noi. Sbagliando clamorosamente.

Innanzitutto, perché La cena perfetta tratta la cucina come noi italiani siamo soliti prenderla, e cioè molto molto seriamente. I piatti, le ricette, le preparazioni, le combinazioni di gusti sono studiati con estrema cura da consulenti specifici, e il risultato si vede. Insomma, se osservando una scena vi viene l'acquolina in bocca o il desiderio di riprovare a fare quei piatti a casa vostra, sappiate che è perfettamente normale. 

E poi, sono doverosi i complimenti al cast. Esposito sembra un po' il primo Genny, quello di prima del viaggio in Honduras (dove stava "rint' a 'na capanna" insieme a un "americano che parlava parlava parlava... perché teneva paura"), ma non è solo un bamboccione camorrista, è un uomo buono, nonostante l'ambiente in cui è sempre vissuto; è un uomo che non ha dimenticato le ricette di sua nonna, che ama il mangiar bene e che per amore non si fa problemi a rischiare la sua stessa vita. 

Cucina di qualità e cast da applausi, però, non bastano per rendere perfetta questa cena. La bellezza di questo film, infatti, sta essenzialmente in una storia che funziona, in cui magari qualche passaggio può sembrare un po' scontato, ma che resta deliziosa come una classica carbonara (preparata senza forno a microonde...).

E allora avete due possibilità per godere appieno di questo film: o lo guardate prima di preparare qualche manicaretto visto sullo schermo, o al contrario concedetevi una bella cenetta e poi gustatevi il film come un prelibato dessert.

Voto: 7.5

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