rotate-mobile
Venerdì, 29 Marzo 2024
film al cinema

“La fiera delle illusioni – Nightmare Alley”: è solo un incubo il nuovo film di Guillermo del Toro?

La recensione del nuovo lavoro del regista messicano premio Oscar dopo “La forma dell’acqua”. Dal 27 gennaio al cinema

Reclama il buio della sala “La fiera delle illusioni – Nightmare Alley”, l’ultimo film di Guillermo del Toro che firma l’ennesimo ‒ e prezioso ‒ gioiello dopo “La forma dell’acqua” nel 2017, con i suoi bei quattro Oscar vinti su tredici nomination ricevute.

“Nightmare Alley” ‒ già il titolo è la chiave di lettura del film ‒ è una storia macabra, intensa, che afferra con i suoi artigli oscuri, tratta dall’omonimo romanzo scritto da William Lindsay Gresham.

Thriller, giallo, dramma, noir con venature horror si intrecciano per creare un incubo vero e proprio dal quale diventa faticoso trovare una via d’uscita. In pieno stile del Toro, senza dubbio.

Ci vuole fegato per vedere una rappresentazione del genere, e di sicuro “La fiera delle illusioni” non ha paura di sconvolgere e atterrire con i suoi modi orrorifici da far accapponare la pelle. 

Sarà che anche il cast stellare ‒ Bradley Cooper, Cate Blanchett, Rooney Mara, Willem Defoe e Toni Colette tra i tanti ‒ non si è rifugiato dietro la loro apparente visione angelica, almeno per la maggior parte di loro, ma si è spinto oltre, toccando livelli molto alti, perché dietro la bella perfezione visiva si nasconde sempre qualcuno che non vorremo mai conoscere.

Leggiamo la trama del film, e inoltriamoci nel nuovo mondo creato dalla penna ingegnosa di un regista celebre nel panorama cinematografico internazionale.

Il trailer

“La fiera delle illusioni – Nightmare Alley”, trama del film

Negli anni ’40 un uomo di poche parole di nome Stanton Carlisle (Bradley Cooper) arriva per caso a un Luna Park. Si imbatte in Clem (Willem Dafoe), capo della fiera, che gli offre un lavoro a tempo pieno, pagato e con pasti caldi garantiti. Inizia la sua avventura come giostraio, accanto a Clem impara a cavarsela, apprende qualche trucco del mestiere e conosce tutti, da Zeena (Toni Collette) a Pete (David Strathairn) e Molly (Rooney Mara), di cui si innamora perdutamente. Diventa molto astuto Stanton (Stan chiamato poi da tutti), con Pete (quasi sempre ubriaco) che gli dà una mano per un numero di spiritismo, e la voglia di mettersi in gioco costruendo nuovi numeri per incantare il pubblico. Sa improvvisare benissimo, salva dai guai tutta la baracca e si attornia di un’aurea nuova che gli piace tanto. 

Ormai famoso, decide di fuggire insieme a Molly per costruirsi una vita, portando avanti la sua dote di sensitivo che gli procura soldi a palate. È un imbroglione Stan, sa di servirsi della gente per arrivare ai suoi loschi obiettivi, utilizza l’arte del raggiro per portare più quattrini ed elevare la sua fama di “signore che parla con l’aldilà”. Fino a quando una signora di nome Lilith Ritter (Cate Blanchett), bellissima nei suoi lussuosi vestiti ma più infida di lui, non scopre i suoi inganni…

Ci fermiamo qui nella sintesi del film, ma vi invitiamo a guardare il trailer italiano ufficiale pubblicato su YouTube da Disney Italy.

“La fiera delle illusioni”, la perla “nera” che ama il potere subdolo

È tutto un trucco ben architettato “La fiera delle Illusioni”. Un inganno nel verso senso della parola. Non che film sulle illusioni non esistano al cinema: The Illusionist – L’illusionista di Neil Burger o The Prestige di Christopher Nolan, ironia della sorte entrambi usciti nel 2006. Solo per citare due esempi. 

Tuttavia, qui la tendenza è un’altra. Si parla di arte del raggiro, una trasposizione della magia oscura che non si permette di ipnotizzare il pubblico solo per fare spettacolo. L’imbroglio è costruito dettaglio per dettaglio, senza lasciare nulla al caso. Eppure c’è qualcosa che tiene incollati al grande schermo, tangibile da fare paura. Le ambientazioni dark rendono i 150 minuti di film molto disturbanti, accecate dal bagliore di Bradley Cooper che, sempre in ottima forma, dà libero sfogo alle sue doti attoriali inequivocabili. 

A una prima occhiata, sembra che il suo personaggio (Stanton Carlisle) non parli nemmeno, incredulo com’è di ritrovarsi a una fiera con numeri fenomenali e con qualche attrazione a dir poco mostruosa. Ma è proprio qui il turning point della storia: chi c’è dietro Stan? Chi è quest’uomo affascinante e da dove viene? E, soprattutto, perché uomo-bestia?

Del Toro dirige un film che interseca le varie facce della storia in maniera esemplare, e non sbaglia un colpo. Gioca con le sue pedine su una grande scacchiera, muove i fili dall’alto per gestire l’ombrosa oscenità mediatica a cui siamo sottoposti, ci inorridisce con una visione cupa, tinteggiando di nero gli spettri che seguono Stan fino a spingerlo all’indicibile. E per cosa poi: soldi, che fanno gola a tutti ma che possono uccidere macchiandoti di un grave reato. Sullo sfondo, le macabre pennellate del suo passato che infine trovano un esito terrificante. E non manca la violenza, di quella fisica ce n’è troppa, tipica ormai di del Toro. 

 “La fiera delle illusioni” è una truffa complicata con risvolti negativi. Cate Blanchett (Lilith Ritter), perfetta nel ruolo fatto su misura per lei, sfodera la sua arma migliore per ingannare l’artefice del male: la seduzione, ben orchestrata dietro i capelli biondi e il rossetto rosso di una donna che sa come bleffare per ottenere le sue disoneste informazioni. E chissà per quale arcano motivo, cedono tutti alla tentazione di potere, non senza pagare il giusto prezzo.

Per quanto si possa obiettare la lunghezza del film ‒ troppo? ‒ o che non riprenda fedelmente il romanzo da cui è tratto, del Toro e il suo eccezionale cast di star hollywoodiane riescono nell’impresa titanica di puntare tutto sul gioco amore-morte-finzione, nella visione cruda e disorientante della messinscena tetra e violenta costruita ad hoc che avverte di voltarsi dall’altra parte, se è troppo sconcertante. Un incastro perfetto, quasi surreale, che si appella alla legge del contrappasso, con un sorriso di amara ironia del nuovo uomo-bestia.

Voto: 8

In Evidenza

Potrebbe interessarti

“La fiera delle illusioni – Nightmare Alley”: è solo un incubo il nuovo film di Guillermo del Toro?

Today è in caricamento