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Giovedì, 28 Marzo 2024
Film al Cinema

“La scuola degli animali magici”, un film per tutta la famiglia che farà divertire anche i più grandi

Tratto dalla fortunata serie di libri della scrittrice tedesca Margit Auer, la pellicola vede tra i protagonisti Emilia Maier, Leonard Conrads e Loris Sichrovsky. Distribuita da Adler Entertainment, sarà nelle sale a partire dal 28 aprile

Diretto da Gregor Schnitzler con la collaborazione del direttore dell'animazione Tomer Eshed, il film racconta di una scuola fuori dal normale, la Winterstein School, dove a ogni bambino viene assegnato un animale da compagnia magico. La pellicola è una storia ricca di messaggi positivi – a tratti un po’ scontati – e un pizzico di magia, con ambientazioni ben delineate e personaggi accattivanti. In Italia è distribuito da Adler Entertainment e sarà al cinema a partire dal 28 aprile.

Trama

Ida si è da poco trasferita, insieme a sua mamma, in un’altra città. Si sente ancora un’estranea nella sua nuova casa, così come alla Winterstein School, la scuola dove si è appena iscritta. Quello che Ida non sospetta minimamente, è che Winterstein non è un istituto come tutti gli altri. Si tratta, infatti, di una scuola speciale in cui è possibile ricevere un animale magico. Ognuno di questi animali è destinato a diventare il compagno di vita di un bambino e Ida, insieme al suo vicino di banco Benni, sarà la prima a conoscere il suo animale magico: l’astuta volpe Rabbat (mentre Benni sarà affiancato dalla saggia tartaruga Henrietta, campionessa di break dance). Nel frattempo, però, alla Winterstein School continuano a verificarsi strane sparizioni di oggetti e altri piccoli furti e solo la collaborazione tra gli alunni e gli animali magici potrà portare alla risoluzione del mistero del ladro…

Una Hogwarts un po’ meno magica

“La scuola degli animali magici” si basa sull'omonima serie di libri dal successo internazionale di Margit Auer. Anche per chi non ha mai letto prima delle avventure di Ida, Benny e Rabbat, non sarà difficile orientarsi all’interno della narrazione o affezionarsi rapidamente ai personaggi, visto che il film propone una trama semplice e lineare contrapposta ad una più profonda caratterizzazione dei protagonisti, disegnati in modo accattivante e coinvolgente. Il film si rivela un'armoniosa miscela di battute divertenti e adatte al target a cui è rivolto (bambini delle elementari/inizio scuole medie) con scene emozionanti che invitano a riflettere. Soprattutto quando, nella seconda parte della narrazione, il giallo prende sempre più piede, diventando il fulcro del film (molto più di quanto lo sia la magia). Per certi versi la pellicola richiama le atmosfere Harry Potteriane della Rowling, con una scuola che ricorda vagamente Hogwarts e una ‘comunità magica’ da costruire; anche la presenza degli animali magici non può non far pensare allo spin-off della celebre saga del maghetto, "Animali fantastici", anche se il lavoro diretto da Gregor Schnitzler ("The Cloud") differisce in modo significativo dalla produzione hollywoodiana. È molto meno sinistro e i personaggi animali sono creature della vita reale che agiscono anche come riflessi caratteriali dei loro compagni umani. (L’ingegno di Rabbat richiama l’intelletto acuto di Ida, l’amore di Benny per i pirati rispecchia quello di Henrietta per le avventure in mare). 

Trailer

La sacralità dell’amicizia

Positivi i luoghi suggestivi e gli scenari dettagliati. Anche gli attori si adattano molto bene ai loro ruoli, soprattutto Milan Peschel come stravagante commerciante di animali e Nadja Uhl come insegnante con poteri magici. Ma anche la giovanissima Emilia Maier che interpreta Ida. Con il suo brio e il volto espressivo rende il suo ruolo appieno, diverte e coinvolge, trascinando con sé anche un pubblico più adulto. Quello che manca, però, è forse un pizzico di magia in più. Il film tocca diversi argomenti: c’è la solitudine, la paura dei nuovi inizi e dei cambiamenti improvvisi, il terrore di deludere le aspettative – a volte nocive – dei genitori, i primi batticuori, l’invidia e l’amicizia, quella vera e profonda. E poi c’è un mistero da scoprire. E la magia. È chiaro che con un ventaglio così ampio di tematiche qualcuna di esse non può che essere stata trattata superficialmente. E così, proprio l’elemento magico, che dovrebbe essere il perno di tutto il film, sembra a tratti quasi sparire, subissato com’è da una narrazione che si prefigge come compito quello di inviare determinati messaggi. Messaggi come “credi in te stesso”, o “supera le tue paure”. E soprattutto “l’amicizia è sacra”. Non c’è nulla di male in questo (anche se sarebbe stato meglio se il film avesse evitato i soliti cliché o gli stereotipi), ma vista la base di partenza, l’atmosfera magica avrebbe potuto essere sfruttata molto meglio e in modo senz’altro più approfondito. Soprattutto la parte finale del film, dove vediamo – finalmente – gli animali magici collaborare con i loro amici alla risoluzione del mistero. Una collaborazione, però, a metà, quasi come se gli animali, che dovrebbero essere come minimo i co-protagonisti di tutta la storia, fossero alla fine relegati ad un ruolo più marginale. Il film rimane comunque molto divertente e sarà sicuramente amato dai più piccoli. E forse anche dai più grandi che sapranno apprezzare le ambientazioni fiabesche e la bravura del cast.

Voto: 6,5

locandina la scuola degli animali magici (1)-2
 

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