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Sabato, 20 Aprile 2024
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Wertmuller, il dolore di Giannini: "Devo tutto a lei. Ricordo quell'ultima telefonata"

Lo scelse per i suoi film più belli quando era ancora un emergente. Oggi l'attore esprime profonda gratitudine

La gratitudine di Giancarlo Giannini per Lina Wertmuller non ha limiti. L'attore, consacrato al grande pubblico proprio da alcuni dei film più belli della regista - come 'Pasqualino Settebellezze' e 'Travolti da un insolito destino' - accoglie con dolore la notizia della sua morte e ricorda i momenti più importanti della sua carriera vissuti grazie a lei.

"Ho vissuto con lei, con lei ho fatto i miei film più belli" racconta, ricordando una telefonata di non molto tempo fa: "L'ultima volta che l'ho sentita mi disse 'Giancarlino, sto scrivendo una sceneggiatura, la fai con me? Le risposi subito di sì. E' un grande dolore". L'attore è legato a Lina Wertmuller, scomparsa oggi a 93 anni, da un lungo sodalizio artistico e umano: "Se non ci fosse stata lei non sarei qui. E' lei che mi ha costruito, è cominciato tutto per gioco. I primi film che abbiamo fatto durante l'estate mentre io facevo teatro li abbiamo girati in venti giorni, ci lavoravano attori straordinari come Giulietta Masina, Rita Pavone - ricorda Giannini -. Io, che mi ritengo bravo, facevo tutto quello che mi diceva. Aveva una capacità inventiva straordinaria. Aveva lavorato con Fellini, aveva una fantasia pazzesca e le sue storie erano bellissime e anche molto facili da recitare, perché lei le scriveva per chi recitava ed è una cosa molto difficile da trovare oggi". 

"Gli americani l'hanno capita, in Italia non è stata così premiata"

Giancarlo Giannini fa poi un accenno polemico sull'Italia: "Fortunatamente ha vinto un Oscar: gli americani l'hanno davvero capita, in Italia non è stata così premiata, premiavano sempre me, mi davano tutti i premi. Lei è stata sempre messa un po' da parte, invece era una grande regista. E' merito di Lina se per 'Pasqualino Settebellezze' mi hanno dato la stella sulla Walk of Fame: è una cosa che non è che abbiano tutti. Ed è grazie a Lina". L'attore la ricorderà così: "Ho avuto la fortuna di conoscere una donna che mi ha forgiato, che stimavo tanto che facevo tutto quello che mi diceva. Era coraggiosa, abbiamo fatto di tutto, a volte ci hanno preso in giro, a volte no. Woody Allen era impazzito per lei, ha avuto le copertine di tutti i più grandi quotidiani americani, l'hanno paragonata a Bergman, a Fellini. E io sono nato con lei. Più di così".

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