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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Addio a Franco Zeffirelli, Maestro del cinema italiano

Il regista toscano è morto a Roma nella sua villa su via Appia. Aveva 96 anni e da tempo era malato. Nella sua carriera cinque David di Donatello, due Nastri d'argento e 14 candidature dei suoi film agli Oscar

Il cinema italiano perde uno dei suoi più grandi maestri. Franco Zeffirelli è morto sabato mattina nella sua casa romana sulla via Appia. 96 anni - nato a Firenze il 12 febbraio 1923 - era malato da tempo. "Si è spento serenamente pochi minuti fa" ha scritto la Fondazione a lui intitolata, aggiungendo che "la scomparsa è avvenuta alla fine di una lunga malattia. Il Maestro riposerà nel cimitero delle Porte Sante di Firenze. Seguiranno altre informazioni sul luogo e la data delle esequie".

Studente all'Accademia di Belle Arti e alla Facoltà di Architettura della sua città, nel 1946 si trasferì a Roma dove esordì come attore di cinema e di teatro, e dove ebbe l'incontro che gli cambiò la vita: quello con Luchino Visconti, uno dei più grandi registi del cinema, del teatro e dell'opera del XX secolo. Divenuto suo assistente, lavorò al suo fianco per più di dieci anni. Grazie anche a questa esperienza formativa, decise di debuttare anche nella regia. Tra le sue produzioni teatrali più famose 'Romeo e Giulietta' con John Stride, Judi Dench e Alec Mc Cowen nel 1960, 'Sabato, Domenica, Lunedì' con Joan Plowright e Laurence Olivier. Diresse poi John Gielgud e Peggy Ashcroft in un 'Otello' a Stratford upon Avon, Susan Strasberg in 'La Signora delle camelie' a Broadway. E ancora 'Lorenzaccio' alla Comédie Francaise e il moderno 'Assolutamente sì, forse' a Londra.

Una carriera artistica andata avanti per 60 anni circa, che lo ha eletto uno degli uomini di spettacolo più noti al mondo, capace di passare con grande facilità dal cinema al teatro, alla tv, premiato con innumerevoli riconoscimenti, tra cui ben cinque David di Donatello, due Nastri d'argento e ben 14 candidature dei suoi film agli Oscar, tra cui due personali (per 'Romeo e Giulietta' nel 1968 quale miglior regista e per 'La Traviata' nel 1982 per la migliore scenografia). 

Franco Zeffirelli, i grandi classici riportati al cinema

Il carattere delle scelte artistiche di Franco Zeffirelli si distingue per la costante devozione verso i grandi testi classici, particolarmente Shakespeariani, da lui spesso trasposti nel mondo del cinema. Con lui hanno avuto un grande ritorno nel mondo del cinema anche i grandi capolavori del teatro lirico che sono stati da lui rappresentati attraverso il mezzo cinematografico: 'Cavalleria Rusticana' e 'Pagliacci' (1981), 'Traviata' (1982) che gli valse la nomination all'Oscar 1982 per la migliore scenografia, e 'Otello' (1986) che hanno servito mirabilmente a riavvicinare al mondo dell'Opera nuove moltitudini di spettatori. Per la televisione è autore di 'Gesù di Nazareth' (1976/1977) che è stato visto da oltre un miliardo e mezzo di persone in tutto il mondo. Ha anche realizzato diversi documentari tra cui 'Per Firenze' con Richard Burton realizzato all'indomani della tragica alluvione di Firenze del 1966, 'Mundial '90' sulla storia del Calcio Fiorentino nel 1990, 'Toscana' nel 1991 e 'Omaggio a Roma' nel 2009. 

Franco Zeffirelli, le produzioni nei maggiori teatri del mondo: diresse anche Maria Callas

Innumerevoli sono le sue produzioni operistiche nei maggiori teatri del mondo con la partecipazione di eccelsi artisti come Maria Callas, Placido Domingo, Luciano Pavarotti, Herbert Von Karajan, Leonard Bernstein, Carlos Kleiber solo per citarne alcuni.

Restano memorabili le sue produzioni de 'Il Turco in Italia' con Maria Callas, 'Aida' (con Leontyn Price, Carlo Bergonzi, Fiorenza Cossotto, Nicolai Ghiaurov), la 'Tosca' del 1964 al Covent Garden con Maria Callas e Tito Gobbi, la 'Norma' all'Opéra di Parigi nel 1965 (Maria Callas, Franco Corelli e Giulietta Simionato), la 'Bohéme' (Mirella Freni e Gianni Raimondi) alla Scala di Milano, 'Carmen' allo Staatsoper di Vienna, di 'Tosca' nel 2000 (con Luciano Pavarotti), 'Turandot' (con Placido Domingo), 'Falstaff' (direttore Leonard Bernstein), la 'Traviata' al Metropolitan di New York e di 'Aida', 'Il Trovatore', 'Carmen' e 'Madama Butterfly' (direttore delle tre opere Daniel Oren) all'Arena di Verona, 'Aida' al National Theatre di Tokyo e due straordinari esperimenti al Teatro Giuseppe Verdi di Busseto con le piccole produzioni di 'Aida' e 'La Traviata' che continuano ad ottenere un grande eco internazionale. Nel 2004 l''Aida' di Busseto è stata portata al Bol'shoi di Mosca e nel 2005 è stata messa in scena sempre a Mosca anche 'La Traviata' di Busseto che è stata poi portata a Tel Aviv a novembre 2005, dove a gennaio dello stesso anno, era già stato prodotto 'I Pagliacci' di Leoncavallo. A gennaio 2006 è stato messo in scena al Teatro dell'Opera di Roma il 'Don Giovanni' e a seguire, per l'apertura della stagione alla Scala nel dicembre 2006 è andata in scena l''Aida'. Di nuovo al Teatro dell'Opera di Roma nell'aprile 2007 per una nuova 'Traviata' e sempre per l'Opera di Roma: 'Tosca', andata in scena a gennaio 2008. Ancora per il Teatro dell'Opera di Roma: 'I Pagliacci' nel 2009 e 'Falstaff' nel 2010.

Nel 2010 ha inaugurato la stagione all'Arena di Verona con la 'Turandot', stagione che sarà all'insegna del nome Zeffirelli con le riprese degli spettacoli: 'Aida', 'Madama Butterfly', 'Carmen' e 'Il Trovatore'. Ad ottobre 2011 ha inaugurato l'apertura della Royal Opera House di Muscat, nel Sultanato dell'Oman, con una nuova produzione della 'Turandot' di cui ha curato regia, scenografia e luci e che ha visto il tenore Placido Domingo in veste di direttore artistico dirigere l'Orchestra ed il coro della Fondazione Arena di Verona. Nel 2012 ha inaugurato la stagione Areniana con una produzione nuova del 'Don Giovanni' di Mozart. 

Zeffirelli ha diretto anche grandi celebrazioni della Chiesa cattolica, come l'apertura dell'Anno Santo nel 1974 e 1983 e il concerto grande festa per il bicentenario di Beethoven richiesto da Papa Paolo VI (1970). 

Franco Zeffirelli, a Firenze il suo prezioso archivio

Nel 2008 Franco Zeffirelli aveva manifestato la volontà di lasciare alla città di Firenze l'intero suo archivio dove - aveva spiegato - aveva raccolto i suoi spettacoli di lirica, di teatro e di cinema nell'arco di sessant'anni. A distanza di quasi dieci anni da quella dichiarazione, il 1° ottobre 2017 ha aperto a Firenze il Centro per arti dello spettacolo - Fondazione Franco Zeffirelli onlus, ospitato nel complesso monumentale di San Firenze, già sede del Tribunale.

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