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Venerdì, 19 Aprile 2024
Berlinale 2022

Orso d'oro, l'ultimo film di Paolo Taviani in concorso al festival di Berlino

"Leonora Addio" è l'unico film italiano in Concorso alla Berlinale che si svolgerà dal 10 al 20 febbraio.

Unico film italiano in concorso alla Berlinale, ma con le carte giuste per rappresentare l'intera cinematografia italiana: "Leonora Addio" del regista Paolo Taviani e con le musiche del premio oscar Nicola Piovani ha le carte in regola per concorrere all'Orso d'oro al prossimo Concorso al Festival di Berlino in programma tra il 10 e il 20 febbraio. "È proprio una bella notizia che la Berlinale si farà in presenza. È il cinema che combatte e Berlino è un Festival che non si scoraggia e cerca sempre il nuovo del cinema nel mondo" commenta Paolo Taviani, già vincitore con il fratello Vittorio dell'Orso d'oro nel 2012 per 'Cesare deve morire' e Leone d'oro alla 43esima mostra del cinema di Venezia. "Buona fortuna allora al direttore Carlo Chatrian e ai suoi collaboratori. E a tutti noi!" chiosa Taviani.

Leonora Addio, film italiano al festival di Berlino  

"Leonora Addio" racconta la rocambolesca avventura delle ceneri di Pirandello e il movimentato viaggio dell'urna da Roma ad Agrigento. Luigi Pirandello morì a Roma il 10 dicembre 1936 e nel suo testamento lasciò precise disposizioni: "Sia lasciata passare in silenzio la mia morte. Agli amici, ai nemici preghiera non che di parlarne sui giornali, ma di non farne pur cenno. Né annunzi né partecipazioni. Morto, non mi si vesta. Mi s'avvolga, nudo, in un lenzuolo. E niente fiori sul letto e nessun cero acceso. Carro d'infima classe, quello dei poveri. Nudo. E nessuno m'accompagni, né parenti, né amici. Il carro, il cavallo, il cocchiere e basta. Bruciatemi. E il mio corpo appena arso, sia lasciato disperdere; perché niente, neppure la cenere, vorrei avanzasse di me. Ma se questo non si può fare sia l'urna cineraria portata in Sicilia e murata in qualche rozza pietra nella campagna di Girgenti, dove nacqui". Ma le cose, come mostra il film, non andarono proprio così.

La rocambolesca avventura delle ceneri di Pirandello e il movimentato viaggio dell'urna da Roma ad Agrigento, fino alla tribolata sepoltura avvenuta dopo quindici anni dalla morte vanno a comporre lo scheletro di un film di immagini forti maestralmente dipinte dal direttore della fotografia Paolo Carnera e Simone Zampagni.

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"La vivacità e la capacità di mettersi in gioco di un grande regista come Paolo Taviani, che ha accettato in un momento così incerto di gareggiare con la sua ultima opera, infonde coraggio e speranza per il nostro cinema. Il suo sentimento e le sue riflessioni riescono a generare un racconto denso di chiaroscuri, di illuminazioni e zone d'ombra come solo i Maestri sanno fare", ha dichiarato Paolo Del Brocco, amministratore delegato di Rai Cinema.

Entusiasmo condiviso anche dalla produttrice Donatella Palermo, che ha detto: "È un film particolare, diverso da tutto. Nasce da una visione coraggiosa, per l'uso della iconografia cinematografica, per il continuo confrontarsi del regista con il cinema da lui amato e con il suo passato. Paolo Taviani affronta una forma narrativa spericolata, col cuore puro del regista, con l'entusiasmo di un ragazzo, con la sapienza di un grande Maestro del Cinema".

"Leonora Addio" - girato in Sicilia e negli studi di Cinecittà - arriverà in sala il 17 febbraio distribuito da 01 Distribution. Tra gli interpreti Fabrizio Ferracane, Matteo Pittiruti, Dania Marino, Dora Becker, Claudio Bigagli. Il film è una produzione Stemal Entertainment con Rai Cinema in associazione con Luce Cinecittà e Cinemaundici.

Regia, soggetto e sceneggiatura sono di Paolo Taviani, montaggio di Roberto Perpignani, musiche di Nicola Piovani (edizioni musicali Ala Bianca Publishing), costumi di Lina Nerli Taviani, scenografia di Emita Frigato, fotografia di Paolo Carnera e Simone Zampagni.

Ultima nota a margine: Leonora Addio non ha nulla a che vedere con l'omonima novella di Pirandello ma rimanda alla romanza del Trovatore. 

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