rotate-mobile
Venerdì, 29 Marzo 2024
Film al Cinema Venezia

La politica al cinema: a Venezia l’antifascismo è protagonista del film tedesco “Und Morgen Die Ganze Welt”

Può un film offrire uno spunto per riflettere su temi importanti come la politica? Si può attraverso il cinema aprire un dibattito?

È stato presentato in questi giorni alla Mostra del Cinema di Venezia il film tedesco Und Morgen Die Ganze Welt (E Domani un Altro Mondo), che sarà distribuito all’estero col titolo And Tomorrow The Entire World.

Questo film ha riportato alla kermesse cinematografica veneziana temi come la politica e lo scontro sociale, facendo una profonda riflessione sulle modalità con cui opporsi al nazifascismo, se lo si può fare ancora attraverso il dialogo o è ormai necessario ricorrere alla repressione violenta.

Un film che invita al dibattito

Il film, scritto e diretto da Julia Von Heinz, racconta la storia della ventenne Luisa (Mala Emde) che a seguito di alcuni violenti attacchi terroristici di stampo razzista, si unisce a un gruppo Antifa che si prefigge di contrastare il movimento neo-Nazi sempre più diffuso in Germania. La ragazza qui conosce il leader del gruppo Alfa (Tonio Schneider) e rimane coinvolta in diverse azioni sul campo pur di far colpo su di lui. L’escalation di violenza permette di porre una domanda di fondo: può la violenza essere una risposta politica al fascismo? La regista, partita dalla propria esperienza di militanza antifascista, non vuole dare una risposta a questo interrogativo ma invitare il pubblico ad aprire un dibattito consapevole. Anche Tonio Schneider si chiede “come possiamo lottare contro il fascismo in maniera non violenta?”

Il red carpet del cast

Particolarità che ha colpito e conquistato il red carpet è l’arrivo del cast per la conferenza stampa: tutti indossavano mascherine riportanti i nomi di vittime di violenze e attacchi nazifascisti avvenuti negli ultimi decenni in Germania e la data della loro morte. Sophie Scholl, Alberto Adriano, Silvio Meier, Mercedes Kierpacz, Oury Jalloh, Marwa el-Sherbini, Fatih Saraçoğlu,: tutte persone picchiate e uccise per via del colore della loro pelle, della loro provenienza, del loro credo politico e religioso e delle loro idee.
 

Mala Emde afferma in conferenza stampa che i temi politici sono stati abbandonati da tempo dal cinema e che le piacerebbe leggere più spesso sceneggiature che affrontino argomenti che ci riguardano da vicino. Argomenti di fondo permettano alle nuove generazioni di comprendere il passato al di là delle mode, al di là del negazionismo e di qualsiasi strumentalizzazione. Va comunque sottolineato che affrontare argomenti politici non vuol dire fare propaganda per uno o l’altro partito, ma ribadire posizione rispettose dei diritti naturali dell’Uomo che ogni personaggio politico e partito dovrebbe rispettare. E ancora riflette la regista Julia Von Heinz “mi chiedo ogni giorno in che modo io possa utilizzare il cinema – questa bellissima forma d’arte – per riflettere sull’attuale clima politico. Spero che il mio film accenda una discussione in merito a come vogliamo vivere insieme. Questa non è solo una storia che racconta le aspre divisioni che attraversano la Germania, ma anche una disamina della divisione globale che caratterizza l’intera società occidentale”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

La politica al cinema: a Venezia l’antifascismo è protagonista del film tedesco “Und Morgen Die Ganze Welt”

Today è in caricamento