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Mercoledì, 17 Aprile 2024
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Memory: il thriller con uno spaesato Liam Neeson che scivola sui piccoli dettagli

Il nuovo film dal regista di Casino Royale sarà nelle sale italiane dal 15 settembre

“La memoria è una stronzata e la giustizia non è garantita”. In questa frase si possono trovare i due elementi base del film: la memoria e la giustizia. Le due infatti si intrecciano portando la prima ad essere l’arma più importante per raggiungere la seconda. Un thriller dalla trama interessante e con un buon potenziale che umanizza il suo protagonista e ne sbiadisce i contorni, trasformandolo da uomo spietato ad uno con una coscienza e con dei rimorsi. Il film è scritto da Dario Scardapane basato due fonti: il libro "De Zaak Alzheimer” di Jef Geeraerts il film “The Memory of a Killer” di Carl Joos ed Erik Van Looy. L’adattamento vede come protagonisti gli attori Liam Neeson - avvezzo a questa tipologia di film - Guy Pearce e Monica Bellucci, qui in veste non solo di attrice ma anche di doppiatrice. Interessanti le riflessioni fatte sulla memoria inserita in una storia come questa, mentre è ripetitivo lo schema del poliziotto tormentato che lotta per ottenere giustizia contro un sistema corrotto.

Trama - Memory

Il serial killer Alex Lewis (Liam Neeson) è occupato nell’ennesima missione che gli è stata affidata, quando la sua strada si incrocia con quella dei cartelli messicani della droga. L'uomo è stanco di questo lavoro e dopo tanti anni è determinato ad abbandonarlo per riposarsi. La situazione si complica ulteriormente quando scopre che uno dei suoi due obiettivi è una ragazza di 13 anni. Sconvolto dalla scoperta decide di tirarsi indietro rifiutandosi categoricamente di uccidere una bambina. Quando però l'organizzazione che lo ha assoldato se ne occupa al posto suo, l’uomo decide di vendicarla e inizia così la caccia al mandante: una spirale senza apparente via d’uscita. Nel frattempo ad occuparsi del caso c'è il detective della polizia Vincent Serra (Guy Pierce), che stava indagando su i cartelli messicani e ha scoperto come la ragazza fosse usata dal padre per i suoi affari, costringendola a prostituirsi. Ben presto le strade di Alex e del detective si incontreranno quando il primo comincia a lasciare dietro di sé le tracce dei propri omicidi. Alex non è solo determinato a vendicare la ragazza, ma si trova anche in difficoltà quando si rende conto che non riesce più a ricordare molti dettagli della sua vita o le sue azioni: sta infatti lentamente cominciando a perdere la memoria e mette in dubbio le sue azioni.

Memory - Un serial killer in cerca di redenzione?

Il protagonista del film non è esattamente come uno dei sicari che ci si aspetterebbe da un thriller. Non è più giovanissimo e soprattutto soffre di Alzheimer, cosa che lo mette in evidente difficoltà quando non riesce a ricordare cosa ha fatto. Considerando questo aspetto del suo personaggio, si possono perdonare delle sviste che compie in varie scene del film e che nessuna spia, agente speciale o sicario dovrebbe mai commettere. Ma se a lui possono essere perdonate, lo stesso non si può dire delle forze di polizia che spesso cadono in errori banali e prevedibili, facendo si che - anche se di poco - il film perda credibilità. Di errori non ne fa invece il detective Sierra, ed è particolare il rapporto che instaura con Alex. Fin dalla prima interazione tra i due si comprende come abbiano dei punti in comune, compreso il senso di giustizia. Giunti entrambe ad un periodo di stallo nella propria vita, trovano un’inaspettata connessione quando invece dovrebbero essere nemici. Inoltre il fatto che il protagonista stia perdendo la memoria, e tutte le azioni che compie a seguito di questa cosa, innescano una riflessione interessante. Improvvisamente sembra avere un suo senso di giustizia nei confronti della vittima, e inizia questa caccia all’uomo. La domanda interessante da porsi però è un’altra: dietro questo suo comportamento si cela forse un tentativo di redenzione per tutti gli errori passati? Con il senno di poi e con la malattia ha rimesso tutto in prospettiva e cerca di espiare gli errori trovando l’assassino? La sceneggiatura è riuscita a legare questo tema ad un personaggio moralmente discutibile. Per il resto Memory è sicuramente una visione interessante, ma si perde nella sua realizzazione scivolando in piccolezze e commettendo errori che potevano essere evitati.

Voto: 5,5

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