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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Smile, un horror psicologico per un’ora e mezza di puro terrore

Il 29 settembre arriva al cinema Smile, il nuovo horror psicologico diretto da Parker Finn

Se li vedi sorridere...è già troppo tardi. E’ questo il claim che accompagna il film Smile, un horror psicologico firmato dal regista Parker Finn, prodotto da Paramount che uscirà nelle sale italiane distribuito da Eagle Pictures il prossimo 29 settembre. Il film regala al pubblico un’ora e mezza di alta tensione portandolo a seguire le vicende della dottoressa Rose Cotter interpretata da Sosie Bacon. Nel cast anche  Jessie Usher, Kyle Gallner, Rob Morgan, Kal Penn, Caitlin Stasey.

Smile, la trama

La dottoressa Rose Cotter è una psichiatra che si occupa di chi arriva al pronto soccorso psichiatrico di un grande ospedale. E’ abituata a trattare casi difficili ed episodi acuti, e a lavorare sotto stress fino a 80 ore a settimana, senza soffrire più di tanto la durezza di tale fatica fisica ed emotiva. Tutto cambia il giorno in cui Rose è costretta ad assistere al suicidio di una paziente che da pochi minuti stava seguendo. Da quel momento in poi la psichiatra rimane ossessionata da quell’evento e inizia a vedere cose che gli altri non vedono, ad essere vittima di strane allucinazioni in tutto e per tutto simili a quelle che aveva rivelato la paziente prima di uccidersi. Le visioni diventeranno sempre più spaventose e frequenti e Rose, che verrà subito considerata malata da colleghi, amici e parenti, inizierà a indagare su questo fenomeno venendo a scoprire una sconcertante verità. Per salvarsi, sarà costretta a confrontarsi con un passato che si era impegnata con tutta se stessa a seppellire. La dottoressa farà quindi un doloroso viaggio a ritroso nel tempo per arrivare al momento che le ha cambiato la vita per sempre, il giorno in cui sua madre si suicidò, riscoprendo e guardando in faccia una realtà che non sa ancora se troverà la forza di affrontare.

Smile, una terrificante metafora sui traumi non superati

Se amate sentire i brividi correre sulla pelle e saltare sulla sedia per la paura una, due, tre volte e ancora e ancora nell’arco di un’ora e mezza in cui si dipana una storia abbastanza verosimile per risultare davvero terrificante, allora Smile vi piacerà. L’opera di Parker Finn è la quintessenza dell’horror psicologico, una dimensione che è sottolineata in tutti i passaggi della storia, che d’altronde vede come protagonista una psichiatra, Rose Cotter, a cui l’interpretazione misurata di Sosie Bacon regala un ottimo crescendo di paranoia e alienazione. D’altronde, può esserci paura più grande di quella che vive e si alimenta nella nostra mente turbata, ferita o traumatizzata, come quella della dottoressa Rose e dei suoi pazienti? La metafora di Smile è chiarissima: i traumi che non affrontiamo, i dolori profondi che nascondiamo, magari con dei sorrisi d’apparenza, diventeranno la nostra maledizione, alimenteranno le nostre paure fino ad annullarci dall’interno.

Una metafora che il regista sviluppa ricorrendo a un ricco armamentario classico dei grandi film horror, con diverse scene di impatto visivo oltre che emotivo, come le angoscianti riprese a camera rovesciata, e molti passaggi capaci di creare tensione e farla poi esplodere nel classico salto sulla sedia per la paura. Sicuramente niente può fare più paura della suggestione, quindi la prima parte del film, quella in cui si usano meno gli effetti speciali e molto più gli effetti ‘mentali’ risulta più efficace e crea la suspence perfetta prima della completa esplosione del terrore attraverso effetti convenientemente raccapriccianti nell’inevitabile ‘resa dei conti’. La parte finale del film soddisferà infatti a pieno chi le proprie paure ama vederle incarnate, possibilmente in entità terrificanti, misteriose e ferocissime.

Voto: 6,5

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