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Venerdì, 19 Aprile 2024

Marianna Ciarlante

Giornalista

L'infermiere killer, su Netflix, è un pugno allo stomaco che smaschera tutto il marcio della sanità

Netflix torna a raccontare la storia del serial killer Charlie Cullen dopo il grande successo del film The Good Nurse. Questa volta, però, non c'è nulla di romanzato nella storia di questo infermiere assassino ma il suo volto, così come le sue efferate e amorali azioni, vengono mostrati in tutta la loro verità e brutalità. La piattaforma di streaming, infatti, ha scelto di regalare al pubblico un documentario sulla storia vera di Charlie Cullen, dal titolo L'infermiere killer (in inglese Capturing the killer nurse) che raccoglie testimonianze dei colleghi di Cullen, dei parenti delle sue vittime e di se stesso che svela, attraverso video e audio raccolti dalla polizia durante le indagini, cos'è che lo ha portato a diventare il serial killer più prolifico della storia degli Stati Uniti.

La vera storia di Charlie Cullen

Un documentario che sbatte in faccia la realtà, senza avere paura delle conseguenze, un lungometraggio che, attraverso le parole di chi ha subito le  scelleratezze di Cullen e chi ha lavorato fianco a fianco con lui, mostra il vero volto e la psicologia di un uomo deviato, malato, gelido.

L'infermiere killer è un pugno allo stomaco che mostra tutte le lacune del sistema sanitario, troppo spesso negligente verso la giusta morale perché condizionato dai suoi scopi di lucro. In questo documentario, infatti, ci viene mostrato come numerosissimi ospedali americani che avevano sospetti sul comportamento borderline di Cullen hanno chiuso un occhio per non rovinare la loro immagine e non perdere soldi, perché alla fine, è sempre e solo una questione di soldi. Così, Netflix, con l'aiuto dei protagonisti di questa terribile storia di stragi ospedaliere, lunga ben 16 anni, ha portato a galla un problema attualissimo mostrando tutte le falle di un sistema che dovrebbe esistere per aiutare il prossimo ma non fa che lucrare sopra le persone e la loro sofferenza, perlomeno nella maggior parte dei casi.

Questo documentario si aggiunge a una serie di altri titoli Netflix basati su storie vere e diventa parte di un leit motiv che Netflix ha scelto di seguire in questi ultimi mesi per dare al pubblico spunti di riflessione attraverso storie di persone, buone o cattive che siano, ma sempre reali. 

Struggente in alcuni momenti, come la scena in cui assistiamo alle testimonianze, durante il processo, dei parenti delle vittime di Charlie Cullen, realistico e pragmatico, questo documentario vale la pena di essere visto, ascoltato e vissuto con il cuore ma soprattutto con la mente.

Voto: 7

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