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Venerdì, 29 Marzo 2024
Film al Cinema

Richard Gere: “Il coronavirus ha portato via due persone a me vicine. State attenti, è una cosa seria”

L’attore, in videoconferenza con i ragazzi del Giffoni Film Festival, ha raccontato di aver perso due persone care a causa del coronavirus, invitando tutti a prendere sul serio la situazione e a fare attenzione per non diffondere il contagio

"Mi fa piacere che voi stiate indossando la mascherina. Il Covid ha portato via due persone molto vicine a me. La mia maestra di recitazione e un mio amico produttore musicale. Per favore state attenti, è una cosa molto seria”. A parlare così è l’attore americano Richard Gere, intervenuto in videoconferenza al Giffoni Film Festival, rivolgendosi ai ragazzi. 

Tra gli attori di Hollywood più impegnati nel sociale, attivist per i diritti umani, Richard Gere ha raccontato di aver partecipato in prima persona  a iniziative di beneficenza e campagne per stimolare la consapevolezza del pubblico nei confronti dei grandi problemi attuali, venendo spesso anche in Italia. Un anno fa, ad esempio, Gere incontrò i migranti a bordo della nave Open Arms (la nave della ong spagnola che in quel momento ospitava 121 migranti soccorsi nel Mediterraneo senza un porto dove attraccare) e partecipò a una conferenza stampa a Lampedusa per sensibilizzare l’opinione pubblica su quanto stava accadendo. 

"Quando faccio qualcosa io probabilmente fa più rumore perché sono famoso, ma le mie azioni non sono più importanti di quelle degli altri. Non dobbiamo necessariamente fare grandi gesti, basta anche una piccola cosa quotidiana, come non arrabbiarci, come essere generosi. Siamo tutti fisicamente in grado di aiutare qualcuno, quindi, nelle 24 ore di una giornata, possiamo avere tante occasioni di dare una mano", ha detto l’attore, riferendosi al suo impegno sociale e politico. 

Richard Gere ai giovani: "Lavorare su saggezza e compassione"

Ai ragazzi ha spiegato che nella vita per lui ci sono due cose fondamentali: la saggezza e la compassione. "Io credo che ci siano due cose su cui lavorare in questa vita: la saggezza e la compassione. Noi viviamo in una stretta interconnessione con tutti, non siamo entità separate e non possiamo isolarci. Amore è augurare a tutti di essere felici. La compassione, invece, vuol dire capire che le altre persone hanno problemi, che soffrono e quindi agire per loro. Io posso dire di essere fiero di aver aiutato altre persone a stare meglio". L’intervista è stata poi ovviamente anche l’occasione per parlare della sua carriera ormai pluridecennale e delle sue esperienze sul set. 

Durante uno scambio di battute con il Direttore Claudio Gubitosi, Gere ha detto: "Devo dire che quando ho deciso di venire a Giffoni nel 2014 non sapevo molto del festival. Sapevo poche cose ed ero contento che ci fosse ma quando sono arrivato e ho sentito l’energia di tutte le persone coinvolte che si ascoltavano fra loro, sono stato ispirato. Quindi in questo vostro 50esimo compleanno sono io a ringraziarvi. Per favore invitatemi di nuovo!”. E alla fine dell’incontro ha concesso ai ragazzi anche una piccola incursione nella sua vita privata, presentando sua moglie Alejandra Silva. "Giffoni ha un posto importante nel mio cuore. Ero con mio figlio che aveva 14 anni e avevo divorziato da poco e lì ho incontrato la mia attuale moglie e quindi ringrazierò sempre il festival per questo".

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