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Venerdì, 19 Aprile 2024

Marianna Ciarlante

Giornalista

The Gray Man: finalmente, su Netflix, un film fatto come si deve

Non capitava da un po' che Netflix proponesse un film degno di questo nome. Bisognava scomodare Ryan Gosling e i fratelli Anthony e Joe Russo, nomi dietro la maggior parte dei film Marvel, per poter avere sulla piattaforma di streaming un film d'azione fatto proprio come si deve. Ebbene sì, perché The Gray Man, il nuovo film Netflix tratto dal romanzo "Tre giorni per un delitto" di Mark Greaney, è la vera rivelazione della stagione cinematografica del colosso dello streaming. Uscito prima nelle sale e poco dopo sul catalogo Netflix, The Gray Man è la storia di un uomo solo, un assassino col cuore buono, un ex carcerato che diventa un addestratissimo agente della CIA ingaggiato per uccidere le peggiori minacce a livello mondiale senza lasciare traccia del suo passaggio. Un uomo semplice, di poche parole, un uomo schivo ma dai grandi valori, apparentemente anaffettivo ma legatissimo alle uniche due persone che gli sono rimaste nella vita, per le quali rinuncerebbe perfino alla sua stessa esistenza. Quest'uomo è l'agente "Six". Sì, si chiama proprio "numero sei" ed è il personaggio interpretato da Ryan Gosling, un uomo che diventa parte di un segretissimo progetto della CIA, il progetto "Sierra" e che, scoprirà che quelli che credeva buoni, in realtà, erano il nemico che avrebbe dovuto combattere. 

Il film è costruito alla perfezione. La trama si dispiega in diversi archi temporali con svariati flashback posizionati sempre nel momento più opportuno per aggiungere sempre quel piccolo tassello in più alla descrizione del personaggio e approfondire il suo aspetto psicologico. Non c'è mai una scena di troppo, una battuta di troppo o una sequenza d'azione eccessivamente lunga in The Gray Man. I tempi sono studiati e calcolati maniacalmente per mantenere sempre altissima la tensione e non permettere mai allo spettatore di allontanare lo sguardo, e il cuore, dalla storia in cui è immerso. Le scene d'azione di The Gray Man, inoltre, a differenza di quanto accade solitamente, non risultano mai noiose o ridondanti ma si alternano costantemente con momenti di introspezione per una struttura cinematografica talmente equilibrata da rendere la visione del film un vero e proprio piacere e mai un peso, nonostante il film duri più di due ore. 

Ryan Gosling si conferma un ottimo interrpete, sempre dosato e mai "di troppo". Si cala alla perfezione nel personaggio di "Six" regalando bellissime emozioni anche solo con i suoi silenzi e i suoi sguardi. L'unico aspetto che non convince del film è l'interpretazione di Regé-Jean Page, l'ex duca di Hastings di Bridgerton che, forse, non era adatto al personaggio del cattivo. Ottimo lavoro, invece, per Chris Evans, l'antagonista di Gosling sempre centrato, carismatico e convincente nella sua performance. 

Equilibrato, studiato, non superficiale, The Gray Man è un film talmente fatto bene da piacere anche a chi non ama i film d'azione e questo, dice proprio tutto. 

Voto: 8 e mezzo

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