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Giovedì, 25 Aprile 2024
Film al Cinema

The Princess, i dolori della principessa Diana attraverso i documenti di repertorio

Il documentario sulle vicissitudini di Lady D uscirà il 1 luglio nelle sale e sarà riproposto da Sky Documentaries e in streaming su Now in occasione dell'anniversario della morte

La vicenda dolorosa e totalmente pubblica di Lady Diana Spencer, per circa quindici anni principessa di Galles, raccontata attraverso l’essenzialità potente dei filmati di repertorio. The Princess di Ed Perkins, film d’apertura dello scorso Biografilm festival, arriva il 1 luglio nelle sale e nell’anniversario della morte su Sky e Now tv, per raccontare, da un altro punto di vista la sfortunata ‘principessa del popolo’

The Princess, la storia di Lady Diana raccontata dal materiale d’archivio

La storia è nota. Lady Diana Spencer è la giovanissima e timida rampolla di un nobile famiglia inglese scelta dal principe di Galles, futuro re d’Inghilterra, per diventare sua moglie, madre dei suoi figli e futura regina. Per Diana, 19 anni, il suo principe è il primo grande amore, per Carlo, 32, fidanzarsi è una questione di interesse nazionale. Sceglie la giovane Spencer per i suoi nobili natali, ma anche perché non ha mai avuto altri amori, per la sua timidezza e per l’apparente mitezza. Diana, che quando si fidanza con l’erede al trono d’Inghilterra è una teenager aristocratica che occupa il suo tempo facendo la maestra d’asilo, viene catapultata in un mondo di regole rigide, grandi aspettative, enormi responsabilità e asfissiante attenzione da parte della stampa. All’inizio, come lei stessa spiegherà più avanti, tutte queste cose non le importavano, perché ‘a 19 anni ti senti pronta a tutto’. Pronta quindi anche ad andare all’altare e a sposare non solo Carlo, ma la Corona d’Inghilterra e tutto quello che ne consegue. Il film parte dal fidanzamento della coppia reale e ne segue le vicende tormentate lasciando che a raccontarle siano le immagini tirate fuori dagli archivi di tg, talk show e altre fonti, che dal 1981 al 1997 hanno seguito, senza lasciarle tregua, l’esistenza di lady Diana Spencer. Dalla preparazione delle nozze del secolo al giorno del fatidico sì, dalla nascita dei due figli alla scoperta dei tradimenti, dalla bulimia alla separazione, dal divorzio ai tentativi di rifarsi una vita fino al tragico esito finale in una notte d’agosto sotto il ponte dell’Alma a Parigi.

Un film di montaggio, prezioso documento sulla parabola di Lady D

Il prossimo 31 agosto saranno passati esattamente 25 anni da quando il mortale schianto in un tunnel della vettura su cui viaggiava con il compagno Dodi Al Fayed, portò via ai suoi cari e al mondo intero quella che, in una manciata di anni, era diventata una vera icona, stimata e ammirata in tutto il mondo: la principessa Diana. In questa occasione Sky Documentaries proporrà il documentario di Ed Perkins “The Princess”, che nel frattempo uscirà nelle sale italiane il primo luglio.

Ma cosa c’è in questo nuovo lavoro sulla figura di Lady D? In realtà, all’interno di questo documentario non ci sono notizie inedite o nuove verità sulle vicende note della ‘principessa del popolo, ma certo è che l’idea di affidarsi alle sole immagini di repertorio e dunque portarci di peso negli anni raccontati nel film ha immediatamente sullo spettatore, soprattutto su quello che di quegli anni si ricorda, un ‘effetto macchina del tempo’. Ed Perkins ci riporta dunque nella Londra degli anni ’80 prima e dei ’90 poi, e ci fa seguire con un gran lavoro di ricerca e montaggio nudo e crudo, la crescita e l’evoluzione di una donna. Da timida ragazzina, sognatrice e innamorata, a donna ribelle e consapevole del suo potere. Da agnellino alla mercé dei pretesi obblighi istituzionali a tigre che si impone come figura pubblica, addirittura politica, autonoma dalla royal family.

Una donna di cui emerge, in questa ricostruzione, una tenacia e una determinazione a combattere, forse finora poco raccontata rispetto a tanti altri aspetti del suo carattere. Basta notare, per esempio, l’evoluzione dei suoi rapporti con i media e con i paparazzi. La vediamo trasformarsi in una manciata di anni di insofferenza, da vittima indifesa degli scatti più invadenti a sapiente utilizzatrice dei mezzi di comunicazione, quando decide di usarli per alimentare la sua immagine pubblica prima e soprattutto poi per difendersi e continuare a combattere, rilasciando un’intervista di fuoco alla BBC che rimane, ad oggi, una delle più gravi minacce alla stabilità e alla persistenza della corona inglese mai registrata nell’intero corso della sua lunga storia.

Questo è un film che va visto come un interessantissimo documento storico, non solo alla ricerca di ciò che si nascondeva nelle pieghe della complessa e sfortunata vicenda umana di lady Diana, ma anche con un occhio a quel che sappiamo è venuto dopo. A un certo punto del documentario un royal watcher commenta con lucidità: “O la monarchia cambia, o questa sarà la sua fine”. Oggi sappiamo che la corona inglese negli ultimi anni ha recuperato molta della popolarità perduta agli occhi dei suoi sudditi, basti pensare all’entusiasmo con cui è stato celebrato il recente giubileo della regina. E sappiamo che questa popolarità l’ha recuperata allentando molte rigidità e anacronismi.

La tormentata vicenda di Diana, i suoi dolori, la sua ribellione, il suo tremendo sacrificio, di fatto, si sono trasformati in un onda potente che ha cambiato per sempre un’istituzione monolitica e immutabile per secoli, che per resistere a questo vento nuovo soffiato con rabbia da quella che era stata scelta per rimanere per sempre un’innocua e graziosa controfigura, ha dovuto piegarsi. Diana è stata l’urto della modernità sulla tradizione più paludata, e per capirlo, basta ripercorre attraverso le scarne e per questo emozionanti immagini selezionate da Ed Perkins, le orme di una principessa che, pagandola a caro prezzo, ha fatto la sua rivoluzione.

Voto: 6,5

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