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Giovedì, 28 Marzo 2024
Film al Cinema

Tutti amano Jeanne: uno schietto ritratto sull’imperfezione della vita

Presentato in Concorso alla 61ª edizione del Festival di Cannes nel 2022 il film arriva nelle sale italiane il 22 settembre

Céline Devaux fa il suo debutto al cinema con questo lungometraggio dal titolo “Tutti amano Jeanne”. Già vincitrice del Premio César per il miglior cortometraggio d'animazione nel 2016 con Sunday Lunch e del Leone d’Oro per i cortometraggi a Venezia nel 2017 con You Will Be Fine, la regista e illustratrice prova a portare sul grande schermo una storia molto particolare che affronta una tematica importante in chiave ironica e irriverente. Presenta una protagonista all’apparenza perfetta che vive in un mondo in costante evoluzione, e che come accade a tutti fa un passo falso. Inizia quindi la sua risalita, un viaggio attraverso le insicurezze e le difficoltà per cercare di rimettere in sesto la propria vita e fare i conti con un passato da tempo temuto. Nel cast la bravissima Blanche Gardin che riesce benissimo a veicolare tutte le insicurezze e le lotte interne della protagonista, accompagnata da Laurent Lafitte noto attore comico francese. Il suo personaggio è infatti uno dei più interessanti nel film e anche quello che riesce a strappare una risata allo spettatore con la sua spudorata impulsività.

Trama - Tutti amano Jeanne

Jeanne è una quarantenne in carriera che ha realizzato uno straordinario progetto: Nausicaa. Un complesso sistema fatto di reti elastiche che ha il compito di catturare i rifiuti che finiscono in mare. L’idea è ovviamente quella di ripulire le acque ed eliminare la sempre più diffusa presenza della plastica.Il progetto però fallisce miseramente il giorno dell’inaugurazione e Jeanne viene ripresa mentre si tuffa in mare per cercare di salvare il proprio lavoro. Avendo dato garanzie personali ai suoi investitori, si rende presto conto di essere sommersa dai debiti. Con l’aiuto del fratello Simone decide quindi di vendere l’appartamento della madre a Lisbona. La donna è morta un anno prima, suicidandosi e lasciando l’appartamento ai figli. Fin dal tragico evento, Jeanne non è tornata in quella casa piena di ricordi e di tutto ciò che apparteneva a sua madre. Le sua circostanze economiche però la spingono a doverlo fare. In aeroporto incontra Jean un suo vecchio compagno del liceo. L’uomo cerca di farla parlare ma Jeanne è molto riservata. Le loro strade però sono destinate a incontrarsi di nuovo e chissà se non sarà proprio lui ad aiutarla a rimettere tutto in prospettiva spingendola e vedere le cose con altri occhi. Non vi sveliamo altro, ma vi lasciamo qui sotto il trailer del film.

Irriverenza e serietà - Tutti amano Jeanne

La particolarità del film è il modo in cui sceglie di affrontare dei temi importanti e complessi: la depressione, l’ansia e l’elaborazione del lutto. L’apparente perfezione della vita di Jeanne, il successo per aver creato questo progetto, le buone intenzioni con cui contribuire attivamente a salvare il pianeta, non sono altro che delle maschere. Quando si chiude il sipario e deve toglierle rimane da sola con quei lati di se stessa che non ha mai affrontato a viso aperto. Dentro di se prende sempre più spazio un piccolo fantasmino che rappresenta la sua coscienza e le sue insicurezze; quella vocina che tutti abbiamo e che può essere un’arma a doppio taglio. La sua ansia viene incarnata da questo fantasma che sottolinea i suoi errori, i suoi fallimenti, da voce alle sue insicurezze non solo come donna in carriera ma come donna in generale. Ed emergono quindi i suoi difetti, tutto ciò che pensa e che la mette in difficoltà, trasformandola in depressione.

Al tutto si aggiunge poi la mancata elaborazione del lutto per la perdita della madre. Una donna che in vita ha dimostrato poco affetto ai figli ma che ha cercato di essere presente il più possibile. Il suo fantasma e le paure a lei legate tormentano Jeanne che non riesce a liberare l’appartamento dai suoi oggetti e lasciarsi tutto alle spalle. C’e da chiedersi quindi come si possa risalire da questo baratro di depressione, ansie e insicurezze; in suo aiuto accorre Jean che con la sua irriverenza e la sua impulsività prova a far zittire quel fantasmino che è nella sua mente, facendole capire che la vita va vissuta nel presente.

La regista ha illustrato di suo pugno il fantasmino facendolo cambiare di aspetto e di forma in base ai pensieri e le paure di Jeanne. Una pellicola che usa colori pastello e delle inquadrature con i primi piani ma anche panoramiche che servono a veicolare le tematiche che affronta. Il tutto condito con battute irriverenti e sagaci che provano a sdrammatizzare e a destrutturare luoghi comuni. Un film che riesce quindi a bilanciare la comicità con un tono drammatico, che spinge a riflettere su quanto siano comuni i dubbi e le insicurezze in un modo come quello moderno e ci fa capire chein fondo tutti possono essere Jeanne.

Voto: 7

Tutti amano Jeanne locandina 1-2

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