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Venerdì, 24 Marzo 2023

Il commento

Roberta Marchetti

Giornalista

Lo snobismo di Colapesce e Dimartino che se la prendono per una battuta

"Un giornalista napoletano". La fama era evidentemente qualcosa che mancava al conduttore di un programma radiofonico che si è permesso di far notare scherzosamente a Colapesce la sua somiglianza con Amedeo Grieco, del duo comico Pio e Amedeo. Tanto che, appunto, il cantautore non si ricorda neanche il nome quando ne parla a Edoardo Ferrario e Luca Ravenna durante l'ultima puntata di Cachemire.

Ospite del rinomato podcast insieme a Dimartino, Colapesce racconta: "L'altro giorno, a proposito di Pio e Amedeo (un paragone che ironicamente fanno in molti, ndr), ho fatto brutto a un giornalista napoletano in una radio, in diretta. Gli ho detto 'guarda, io me ne posso anche andare via adesso e ti mando a fare in c***'. È calato il gelo. Ha esordito malissimo, lui tutto simpatico. L'ho rimesso a posto in un secondo. Poi il direttore ha chiamato il nostro ufficio stampa e si è scusato". Si è scusato, proprio così. Per una battuta, una confidenza magari di troppo ma pur sempre ironica. "Questo ragazzo ha esordito subito con 'sembri un po' Amedeo di Pio e Amedeo'" continua Dimartino, che insiste: "Subito, così, senza dire buongiorno. A noi ci colpisce anche un po' la maleducazione. Si dimentica spesso il limite tra lo show e l'educazione, che deve stare alla base". Visto la simpatia dispensata a destra e a manca dai due cantautori durante la settimana di Sanremo - rigorosamente su testate altisonanti e programmi ritenuti degni dal loro ufficio stampa - viene da pensare se la reazione sarebbe stata la stessa se il "giornalista napoletano" avesse avuto un nome e un volto di spicco. Chissà, magari con gli stessi Ferrario e Ravenna avrebbero improvvisato una gag in perfetto stile Emigratis. Supposizioni, per carità, ma lecite davanti a uno snobismo ormai tremendamente malcelato. 

Da Colapesce arriva anche una lezione di radio e tv: "Poi c'è sempre questa cosa dei nuovi presentatori, che sembra di essere in una continua diretta di TikTok, dove c'è sempre questa simpatia... Che a me gira il ca***. A me piace la gerarchia. Mi stai invitando, comunque io sono l'artista, tu fai il tuo lavoro. Io sono simpaticissimo ma non mi devi rompere i cog***. Si deve mantenere questa cosa". La distanza, o la gerarchia come la definisce lui, insomma quella linea di confine tra famoso (seppur da un paio d'anni) e non famoso non va scavalcata. Pena la derisione su uno dei podcast più seguiti, dove giustamente ne ha una anche per chi gli chiede una foto. Sempre in nome della famosa gerarchia: "Oppure cammini per strada e la signora ti prende e si fa la foto, ma lo fa per lei, non gliene frega un ca*** di chi sei tu - continua Colapesce nel suo exploit - Poi spesso la signora ha il telefono con la cover, quindi la deve aprire, fa la foto ma sta fotografando dall'altra parte, allora ti lascia, mette la camera al contrario, le si chiude la cover e tu stai là dieci minuti con la signora". 

La polemica sui giornalisti (fatta dai giornalisti)

Il video dell'ospitata di Colapesce e Dimartino a Cachemire ha girato molto su Twitter dopo i commenti di alcuni giornalisti che hanno messo in discussione il livello di certi colleghi inviati a Sanremo. Le loro critiche sono sulla mancanza di professionalità che si anniderebbe in uno slancio ironico non richiesto, soprattutto senza prima capire se è il caso di scherzare o meno. Tesi plausibile per quanto discutibile. Bisognerebbe capire meglio il contesto di quell'intervista per farsi un'idea più precisa su chi abbia ragione, mentre l'arroganza di certe risposte resta per ora l'unico dato di fatto. Colapesce Dimartino, di leggerissimo solo la musica.

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