Giallo sulla morte di Cranio Randagio, la madre: "Il telefono squillava a vuoto"

Si attende ancora l'esame autoptico per stabilire le cause che hanno portato al decesso di Vittorio Bos Andrei, rapper 22enne conosciuto con il nome d'arte di Cranio Randagio. Il giovane, famoso anche per aver partecipato a X Factor, è stato trovato morto nella casa di un amico a Roma, in zona Balduina, nella notte tra sabato e domenica.

Gli inquirenti non si sbilanciano, ma dalle prime informazioni trapelate sembra che il rapper abbia accusato un malore dopo aver consumato alcol e droghe durante una festa.

Sotto shock la madre, la signora Carlotta Mattiello, che in un'intervista al Corriere della Sera ha raccontato quelle terribili ore in cui continuava a telefonare al figlio, che non sarebbe più tornato a casa: "'Mamma, vado a una festa', come mi aveva detto miliardi di altre volte, come fanno tutti i ragazzi della sua età. Aveva vissuto due anni da solo a Milano, dove era andato a studiare, cosa avrei dovuto dirgli? Ma poi quando ho visto che sabato non era ancora tornato, mi sono preoccupata e ho cominciato a telefonare. Ho chiamato tutti, ma i cellulari erano spenti. Tutto questo aspetto non è molto chiaro - si è sfogata - Voglio sapere perché nonostante il suo telefonino continuasse a suonare libero e Vittorio si trovasse in una casa privata, nessuno si è preoccupato di dirmi che stava male, perché non mi è stato detto. Trovo tutto abbastanza bizzarro". 

La doccia gelata è arrivata nel pomeriggio: "Solo alle quattro di sabato pomeriggio si sono presentati a casa mia due poliziotti che mi hanno detto: 'Signora ci segua in commissariato'. La notizia di quello che era successo a mio figlio me l'ha comunicata il magistrato. Adesso non voglio farmi idee, non mi piace neanche pensarle. Voglio avere fatti, e voglio che sia la polizia a darmeli". Non accusa nessuno la signora Mattiello, ma vuole sapere cosa è successo davvero in quella casa, e vuole saperlo presto.