Non bastava la dichiarazione shock di Giovanni Allevi su Beethoven e la musica classica, adesso una nuova polemica infiamma il Giffoni Film Festival che sta facendo parlar di sè più per le dichiarazioni al vetriolo dei suoi ospiti che per i contenuti della rassegna.

Nell'occhio del ciclone oggi il botta e risposta tra Dario Argento e Federico Zampaglione. L'uomo simbolo del filone horror italiano ha ribadito come non riesce a vedere nel panorama attuale un suo successore. Fin quì nulla di offensivo. La polemica nasce quando il regista ribadisce il suo disappunto per il paragone con Federico Zampaglione, cantante dei Tiromancino che negli ultimi anni si è avvicinato al cinema dirigendo ben 3 film (Nero bifamiliare, Shadow e Tulpa).

"Si crede il mio erede, ma non c'entra niente con me" tuona Dario Argento.

Zampaglione non tarda a rispondere e lo fa tramite la pagina Facebook dei Tiromancino:" Caro Dario, mi è dispiaciuto molto leggere certi tuoi commenti pubblici su di me. Pertanto credo sia giusto risponderti pubblicamente. Io non ho mai creduto di essere il tuo erede, questa cosa e' stata invece spesso affermata da giornalisti, fans, siti, festivals e riviste in tutto il mondo. Io però non ne ho colpa. In ogni caso vorrei dirti che non mi considero affatto al tuo livello, tu sei una leggenda mentre io sono solo un musicista-regista appassionato di horror, che sta cercando di dare il suo contributo ad un genere che in Italia oggi vive un momento difficile. Al di là di questo - conclude - la tua dichiarazione, che mi mette in una luce arrogante, mi amareggia soprattutto perchè, oltre ad un maestro, ti ho sempre considerato un amico ed una persona di buon cuore. Non me lo aspettavo e sinceramente per quanto mi sforzi, non riesco a capire il motivo di questa tua improvvisa esternazione. Con affetto e stima sincera, Federico".

Una risposta pacata ma che ha dato il via ad un tam tam di commenti che non accennano a placarsi. E' forse partita la sfida?