Ecco la giuria del David di Donatello: tanti nomi noti, "amici degli amici"
"Il Fatto Quotidiano" ricostruisce gli intrecci di nomi tra i giurati scelti per assegnare gli Oscar del cinema italiano
Spuntano i nomi selezionati per far parte della giuria dei David di Donatello, gli Oscar del cinema italiano. Malcom Pagani su "Il Fatto Quotidiano" ricostruisce l'elenco strabiliante di "amici degli amici": parenti, politici, costruttori e "soliti noti" che selezioneranno i vincitori.
Da Luca Cordero di Montezemolo ("noto esperto di inquadrature e piani sequenza", dice Pagani) alla rappresentanza della famiglia De Laurentiis ("sei membri della famiglia di Aurelio oltre alle ben rappresentate truppe della Filmauro, la sua società, vizio comune tra gli altri a Warner, e all’onnipresente Medusa").
Spunta anche Gianni Letta (padre dell'ad di Medusa, Giampaolo) e con un passato da comparsa nel film di Alberto Sordi "Io so che tu sai che io so": nei panni di se stesso, l'allora diretto del quotidiano "Il tempo" saliva in casa della coppia Sordi-Vitti per fare una telefonata in redazione e strappare qualche dichiarazione ai due ("nelle tavole rotonde è sempre il più acuto", lo incensava Alberto Sordi, con tanto di inchino).
L'elenco prosegue: Antonio Catricalà, successore di Letta come sottosegretario alla Presidenza del Consiglio e "cineflo di diporto", chiosa ancora Pagani; Maurizio Angeletti ("amministratore delegato della Erica Costruzioni proprietaria del centro commerciale Ardeatina 2000"); Francesca Malagò, Fabio Fazio, Jovanotti, Biagio Antonacci, il giornalista Michele Anselmi, l'ex magistrato Ferdinando Imposimato.
In tutto sono quasi 1600 nomi per la giuria della kermesse, "allargata a dismisura nel corso degli anni sventolando una giustificazione più pinocchiesca dell’originale collodiano: 'non volevamo favorire le aggregazioni di voti o la gestione di pacchetti in stile Premio Strega' ", facendo ricorso a "professionalità versatili, adatte ai tempi, o adatte e basta".
