rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
diritti umani / Perugia

Storie, sfide e drammi: un Festival a Todi per raccontare i diritti umani

Dal 27 ottobre al 1 novembre nasce "Diritti a Todi. Human Rights International Film Festival". Sei giorni di cinema sui diritti umani con opere da ogni continente per raccontare attraverso storie esemplari di persone comuni conflitti da prima pagina o trascurati dai media

Quaranta opere da ogni continente per raccontare storie, conflitti, sfide e drammi che scuotono il mondo. Questo è la selezione in concorso di "Diritti a Todi. Human Rights International Film Festival", in programma dal 27 ottobre al 1 novembre nella cittadina umbra, per una sei giorni dedicata ai diritti umani e al cinema documentario d'autore, che narra attraverso le storie esemplari di persone comuni, come il profugo, l'omosessuale, il detenuto, l'adolescente, le privazioni, le sofferenze e le aspirazioni di popoli e società tra le più diverse. Dalla Siria senza pace all'India senz’acqua, da Beirut senza corrente alla Sardegna senza lavoro, senza dimenticare la Palestina senza futuro. 

In concorso quindi dieci lungometraggi e 30 corti, scelti tra le oltre duemila proposte che sono arrivate, a cui si affiancano due importanti e corposi focus su Argentina e Iran, cinque film-evento italiani, proiezioni speciali e una rassegna presentata dall’Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico (Aamod), la cui collaborazione è un altro dei motivi d’orgoglio di questa prima edizione. Tra le realtà coinvolte nel progetto, anche e soprattutto Amnesty International, sotto le cui insegne sabato 31 si svolgerà un forum sul "fallimento dell'Europa nella gestione dei flussi  migratori", al quale parteciperanno rappresentanti delle istituzioni europee e del ministero dell’Interno, analisti, operatori dell’accoglienza.

Storie e volti da "Diritti a Todi. Human Rights International Film Festival"

Il Festival è infatti anche un'occasione di incontro tra registi, pubblico, studiosi e organizzazioni impegnate in prima linea per i diritti umani. Tra gli ospiti spiccano lo scrittore Bijan Zarmandili e don Mussie Zerai, il missionario candidato al Nobel per la pace. Atteso anche il regista Bernardo Bertolucci. Mercoledì 28 un gesto di speranza contro ogni discriminazione: cittadini e turisti saranno invitati a stringersi in un abbraccio attorno al monumento simbolo di Todi, la Consolazione. Sono previste poi mostre d'arte, insieme a spettacoli teatrali ed eventi culturali, presentazioni di libro e incontri con gli autori. L'inaugurazione del Festival è affidata alla proiezione speciale fuori concorso di "Taxi Teheran", Orso d'oro al Festival di Berlino, firmato dal regista iraniano Jafar Panahi, condannato per propaganda antislamica nel suo paese. 

"INTERNAT" | IL TRAILER

Otto i premi da assegnare: il miglior documentario e il miglior cortometraggio, il premio Agpci (l'Associazione dei giovani produttori cinematografici indipendenti), i due premi della giuria di studenti, il premio del Centro studi americanisti “Circolo Amerindiano”, il premio di Amnesty International e il premio dell’Aamod. Le giurie ufficiali sono guidate da Mimmo Calopresti (lungometraggi) e da Francesca Fornario (corti), il comitato scientifico è affidato a Ritanna Armeni. Al tandem di direttori artistici, Antonio Bellia e Francesco Cordio, va il merito di aver realizzato con poche risorse e molta passione l’ambizioso progetto. 

IL PROGRAMMA DEL FESTIVAL

Tra i lungometraggi in corcorso, cinque sono italiani: "Internat" di Maurilio Mangano; "A tempo debito" di Christian Cinetto; "Lost citiziens" di Sebastiana e Carla Etzo; "Un giorno a Wamba" di Francesco Mansutti e Vinicio Stefanello; "Lucciole per lanterne" di Stefano e Mario Martone. Cinque le opere provenienti dal nostro Paese anche nella selezione dei cortometraggi in concorso ("La valigia", "Oltre la linea - Più veloce", "Stonewall", "Ritornello d’amore", "Il signore è servito"). Ognuna delle cinque proiezioni degli altrettanti film-evento italiani ("Buongiorno Taranto" di Paolo Pisanelli; "Primo giorno di Dio" di Gualtiero Pierce, "Frammenti di libertà" di Alessandro Marinelli, "Ciò che mi nutre mi distrugge" di Raffaele Brunetti e Ilaria De Laurentiis; "Behind the label" di Cecilia Mastrantonio e Sebastiano Tecchio), è accompagnata da incontri con gli autori e con docenti, autorità religiose, comitati.

Le proiezioni sono tutte gratuite e aperte al pubblico, al cinema Jacopone e al Palazzo del Vignola. I film italiani saranno sottotitolati in inglese, quelli stranieri in italiano
 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Storie, sfide e drammi: un Festival a Todi per raccontare i diritti umani

Today è in caricamento