"Downton Abbey" finirà presto: "Non è 'Perry Mason"
Il creatore Julian Fellowes è pronto a mettere fine alla saga dei Crowley
Se in Italia “Downton Abbey” non riesce a sfondare, complice probabilmente la scelta di relegarlo su Rete4 con una collocazione in palinsesto ballerina e penalizzante, in Inghilterra e in America la serie creata da Julian Fellowes macina ascolti e premi.
Mentre qui siamo in attesa dell’ultima puntata della terza stagione, che di certo non farà registrare alcun picco Auditel, in America il debutto della quarta è stato visto da 10,2 milioni di spettatori. Un successo che fa gongolare non poco Fellowes, che però ha chiaro in mente che “Downton Abbey” non può essere eterno e che prima o poi bisognerà mettere la parola fine alle vicende della famiglia Crowley e dei componenti della servitù di Downton.
Intervistato dal Wall Street Journal, Fellowes ha confermato il progetto di una quinta stagione, che però potrebbe anche essere l’ultima: “Non so ancora se ci sarà una sesta stagione, ma non andrà avanti per sempre. Non è ‘Perry Mason’”.
La trama non può evolversi come fosse quella di una soap opera, gli attori scalpitano per avere altre possibilità e non restare intrappolati in un personaggio solo e lo stesso Fellowes, che ha già in cantiere una nuova serie tv, commissionatagli dalla Nbc e incentrata sulla vecchia aristocrazia americana nel 1870, sta già pensando a come far terminare la saga dei Crowley.
