rotate-mobile
Mercoledì, 24 Aprile 2024
Tv News

Enrico Papi lontano dalla tv: ecco tutta la verità

Il conduttore sono anni che non si vede sul piccolo schermo e ad un aricolo su Italia Oggi che lo definiva "perso" ha risposto: "Sono fuori dai riflettori per mia scelta"

E' stato uno dei volti storici di Italia 1 Enrico Papi, conduttore di alcuni dei programmi di maggior successo a cavallo tra fine anni '90 e gli inizi del 2000, come "Sarabanda", "Matricole" e l'esilarante "La Pupa e il Secchione". Una simpatia travolgente la sua, che il pubblico non dimentica, anche se da diversi anni non si vede sul piccolo schermo.

L'unica piccola parentesi televisiva è stata "Top One", in onda la scorsa stagione su Italia 1, poi di nuovo l'oblio. A chi si stava chiedendo che fine ha fatto Enrico Papi e soprattutto perché si è allontanato dalla tv, risponde lo stesso conduttore con una lettera a Italia Oggi, dopo un articolo del giornalista Claudio Plazzotta che descriveva un "Enrico Papi perso".

"Io non mi sono perso, anzi, le dico che sono qui ma mi sono tolto per mia scelta e per un po' dai riflettori, pronto ad accettare nuove sfide e nuove avventure non avendo nessuna frenesia o astinenza da video o il volerci stare a tutti costi - si legge nella lettera - Ho sperimentato e fatto molti programmi di successo vedi Papi Quotidiani, Sarabanda, Buona Domenica, Matricole e Meteore, La Pupa e il Secchione tanto per citarne alcuni e ho scovato programmi anche per altri come ad esempio Reazione a Catena, divertendomi e facendo questa professione con l'umiltà nella consapevolezza di essere un privilegiato".

"E' sicuro che è il contratto pubblicitario con un grande marchio che ti certifica come grande conduttore o grande star? - chiede ironico Papi al giornalista - E' certo che il peso di un conduttore sia dato dal contratto che per varie ragioni è stato stipulato o rinnovato o dal numero di presenze in video che dipende in alcuni casi solo da questo? La professione del conduttore è una cosa seria che richiede predisposizione ma anche tanta gavetta e impegno e oltre al fatto che non può essere confusa con tutto quello che ho appena scritto e non è e non può essere neppure a scadenza come lo yogurt ma semmai è come il vino rosso, più è maturo e più è buono. Il vino maturo che in molti casi è meglio di quello novello negli altri casi è sicuramente più corposo e completo con il solo ed unico rischio che potrebbe sapere subito di tappo o perdere con il tempo il buon sapore. L'oste, siccome sa che non tutti se ne accorgono e reclamano, soltanto nel caso in cui il vino non più buono venga scoperto e palesemente contestato lo sostituisce altrimenti fa finta di nulla e continua a servirlo come se niente fosse durante le portate".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Enrico Papi lontano dalla tv: ecco tutta la verità

Today è in caricamento