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Giovedì, 25 Aprile 2024
la voce dei cantanti

Partita del Cuore, le scuse di Ramazzotti: "Non siamo sessisti, Aurora allontanata da due persone dello staff"

Nel cuore della notte il post del cantante che fa chiarezza e condanna quanto accaduto nei confronti della comica dei The Jackal

La Nazionale Italiana Cantanti si dissocia dal comportamento inaccettabile di alcuni organizzatori della Partita del Cuore nei confronti di Aurora Leone dei The Jackal, convocata a Torino per il match benefico di questa sera e invitata ad allontanarsi dal tavolo del ristorante dell'hotel che ospita le squadre, alla cena della vigilia, "perché donna".

Su Instagram, dopo il duro sfogo di Aurora e del collega Ciro Priello, arriva il chiarimento di Eros Ramazzotti, tra i primi a condannare quanto accaduto: "Noi della Nazionale Italiana Cantanti non siamo stati coinvolti direttamente nella vicenda scaturita dal comportamento di due persone dello staff. Stavamo parlando tra di noi mentre cenavamo, abbiamo sentito delle voci alzarsi senza capire cosa stesse succedendo - spiega nel post - Io ho provato a recuperare la situazione che era oramai precipitata. Domani mattina avremo un incontro con Aurora e Ciro per spiegare meglio la dinamica dell'avvenimento e scusarci pubblicamente dell'accaduto. Noi non siamo sessisti e tantomeno razzisti o omofobi, anzi, ognuno fa qualcosa per chi ha bisogno (da anni e in tempi non sospetti). Sinceramente per un comportamento incauto di due persone dello staff, non possiamo passare per quello che non siamo". E conclude: "W sempre la solidarietà. W le donne che sono parte fondamentale della nostra vita". Tra i tag tanti colleghi, da Ermal Meta e Enrico Ruggeri, Marco Masini, Briga, Moreno, Shade, Neri Marcorè. 

Andro dei Negramaro, fra i primi a intervenire ieri sera - come ha raccontato Aurora Leone - si dice "sconvolto" e sui social tuona: "E' la prima volta che vengo convocato a una partita della nazionale cantanti e, ahimè, mi sono ritrovato in una situazione alquanto imbarazzante in merito ai fatti accaduti ad Aurora Leone e Ciro Priello. Ci conosciamo da un po' di tempo, ci incontriamo saltuariamente in occasioni di lavoro ed è sempre piacevole il tempo trascorso con loro. Ero contentissimo di vederli stasera insieme ad altri colleghi per una causa importantissima come quella della raccolta fondi - racconta il musicista - Come tanti altri artisti non ho assistito ai fatti accaduti per poter dare un giudizio univoco, ma sono stato testimone della rabbia di Ciro e delle lacrime di Aurora, che ancora non mi permettono di dormire. Sono ancora sconvolto e agitato e vorrei esprimere tutta la mia solidarietà verso Aurora per un torto che non dovrebbe essere subito da nessuno, in nessun caso simile ed in nessun'altra occasione". 

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