Ezio Greggio vorrebbe condurre Sanremo
Il conduttore di "Striscia" spiega i motivi del flop di questo "Festival dell'Inps" e assicura di avere già gli assi in mano per risollevare le sorti della manifestazione canore, qualora qualcuno lo chiamasse a dirigerla
Sanremo 2014 se ne sta andando tra le inevitabili polemiche (accuse di plagio, critiche per il flop, complottismi vari) e già si pensa a Sanremo 2015.
C’è chi parla di un cambio di conduzione e spera di vedere sul palco dell’Ariston Fiorello o Carlo Conti ma nel bel mezzo del toto-nomi è uscito fuori anche l’insospettabile, che si è addirittura fatto avanti con una autocandidatura: Ezio Greggio.
“Con me, Enzo Iacchetti e Michelle Hunziker gli ascolti di Sanremo volerebbero. Però Luciana (Littizzetto, ndr) la vorrei accanto, anche perché io sono più figo di Fazio”, ha dichiarato il conduttore in un’intervista a “Il Tempo”, fresco del successo del suo Monte-Carlo Film Festival de la Comédie, dedicato al film comici.
Greggio ha analizzato dal suo punto di vista che cosa non ha funzionato in questo Festiva: “Sanremo quest’anno non avrebbe fatto paura a nessuno, con il calo di ascolti che ha avuto in questa edizione e, d’altra parte, come poteva essere diversamente visto che sembrava proprio il Festival dell’Inps: al posto dei fiori sulle bancarelle circolavano ossigeno e pannoloni”.
Quindi è colpa del ricercato effetto nostalgia se gli ascolti sono calati?
“Di sicuro, c’è stata una parte degli italiani che non si è sentita rappresentata e per questo non ha visto il Festival, nonostante sia ormai radicato nell’identità nazionale. Premesso che Fazio e Littizzetto sono affiatati e sono dei bravissimi artisti (in particolare sono pazzo di Luciana, faccio parte del suo fan club e certo loro non sono la causa del flop sanremese), il festival non ha funzionato perché, magari, quei personaggi che vorresti avere se poi non te li danno sono dolori. Io meccanismi nuovi da proporre ce li avrei ma col cacchio che li racconto: nel momento in cui ci saranno presupposti giusti (e qualche contatto nel passato c’è stato) tirerò fuori i miei assi. So solo che la serata di gala del mio festival a Monte-Carlo era strapiena con il tutto esaurito e molti venivano proprio dalla Liguria: evidentemente hanno preferito la mia rassegna con i suoi bei film all’Ariston. Abbiamo avuto però un punto in comune con il festival di Saremo: Tony Dallara, che dopo essere salito sul palco dell’Ariston è venuto al Festival de la Comédie a Monaco”.
