Fabio Fazio smentisce: mai raccomandato dai politici a Berlusconi
Ritirate dal commercio le copie del libro dell'ex dirigente Mediaset che aveva parlato di un incontro tra i due, su sollecitazione di un politico che all'epoca muoveva molte pedine in tv
Alla fine aveva ragione Fabio Fazio.
Tempo fa erano state pubblicate su alcuni quotidiani le anticipazioni del libro “Io e Silvio. L’uomo dal sole in tasca” di Luigi Reggi, ex dirigente Mediaset e collaboratore di Berlusconi, nel quale si raccontava di un giovanissimo Fabio Fazio, appena uscito dalla maturità, e di un suo incontro con Silvio Berlusconi per un programma su Canale 5.
Fazio twittò: “Tutto falso, anche molto divertente ma falso. Querelerò”.
Morale della favola: le copie del libro di Reggi sono state ritirate dal commercio, come dicono gli avvocati delle parti Carlo Rimini e Luciano Daffara.
Secondo Reggi, Fabio Fazio avrebbe chiesto un incontro con Berlusconi per chiedere “un ruolo da conduttore in prima serata su Canale 5”.
Ecco il virgolettato del libro, come apparve sul Fatto Quotidiano: “In via Rovani venivo chiamato spesso da Berlusconi perché ci teneva a non essere solo quando incontrava qualcuno che non lo convinceva appieno. Questo successo anche quando arrivò un ventenne Fabio Fazio, con maturità classica e imitatore alle prime armi. Si era presentato con due lugubri signori vestiti di blu, silenziosi e inquietanti. Uno dei due, forte di avere alle spalle il solito politico che allora incombeva su tutte le tv, chiese senza tanti preamboli un ruolo da conduttore di prima serata su Canale 5 per il ragazzo. Berlusconi si sentiva in imbarazzo più per il mandante ministeriale, ma rispose che affidargli un ruolo importante era prematuro”.
Fazio replicò sempre su Twitter: “L’appuntamento con Berlu me lo prese Enrico Vaime per farmi fare ‘Risatissima’. Ma rimasi in Rai” e all’incontro andò “con Felice, mio amico e autore di Savona nonché, prof di ripetizioni di greco. Con la ritmo color senape. Altro che lugubri signori!”.
In sostante, chiosò Fazio su Twitter: “Per scrivere un libro di memorie ci vogliono due requisiti: cose memorabili da raccontare e soprattutto… memoria”.
