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Venerdì, 29 Marzo 2024
la decisione dei giudici

Fabrizio Corona torna in carcere. E lui si mostra coperto di sangue su Instagram

La decisione dei giudici della Sorveglianza di Milano dopo aver valutato le violazioni della detenzione domiciliare

Fabrizio Corona torna in carcere. Lo hanno deciso i giudici della Sorveglianza di Milano dopo che l'ex fotografo ha più volte violato alcune prescrizioni durante la sua attuale detenzione domiciliare, partecipando a trasmissioni televisive ma soprattutto ospitando persone non autorizzate in casa. 

Dopo aver ricevuto la notizia dall'avvocato Ivano Chiesa, Corona dà in escandescenze su Instagram, mostrandosi con il volto coperto di sangue: "Questo è solo l'inizio. Dottoressa Accorti, signor Lamanna (il pg che nell'udienza ha rappresentato l'accusa, ndr), quanto è vero Dio sacrificherò la mia vita per togliervi da quelle sedie. Vergogna. Chiedo, se no veramente mi tolgo la vita, che venga il presidente del Tribunale di Sorveglianza e guardi gli atti". Urla e rabbia nelle storie dell'ex re dei paparazzi, che mostra il pavimento pieno di sangue dopo alcuni tagli che si è fatto sulle braccia. "Adesso vi faccio vedere come si combatte l'ingiustizia - ha scritto ancora - pronto a dare la mia vita in questo paese ingiusto". 

La madre in lacrime: "Non mettetegli le manette"

Poco dopo, Fabrizio ha mostrato l'arresto in diretta. L'ex re dei paparazzi si è immortalato mentre dà in escandescenza con gli agenti, chiedendo chi tiene il suo telefono, per poi sdraiarsi a terra. Con lui anche la madre Gabriella, in lacrime, che lo abbraccia e poi chiede agli agenti di non mettergli le manette. 

Le scuse di Fabrizio Corona

Qualche giorno fa Fabrizio Corona aveva pubblicato, sempre su Instagram, un mea culpa, chiedendo perdono ai giudici: "Mi dispiace se ho sbagliato, come dite voi ho commesso gravi violazioni - aveva scritto in una lettera - Non sono un criminale. Da 15 anni non ho commesso più un reato a parte una condanna di sei mesi per un articolo 11". E ancora: "Non sono e non sarò più quello di prima e poi sono vecchio".

I messaggi per Fabrizio Corona

Sui social è partito il tam tam. In molti sono d'accordo con la decisione dei giudici e applaudono alla giustizia, altri invece si schierano con Fabrizio Corona, che condivide alcuni messaggi che sta ricevendo in queste ore. Tra i più importanti, quello di sua madre e del suo terapista (riportati da lui). "Quest'anno hai combattuto con tutto te stesso e mai nessuno potrà toglierti ciò che hai conquistato per te stesso. Perdonami se mi sono alterato, comportamento non congruo per uno psicoterapeuta, ma sono ancora capace di tremare d'indignazione quando si commette un'ingiustizia - scrive, probabilmente, uno dei medici da cui è in cura Corona - Ti voglio bene e sono fiero di te, degli sforzi che hai fatto, degli errori e sbagli che hai saputo reinterpretare positivamente e, in generale, del processo di cambiamento che hai attivato da quasi due anni. Un abbraccio sincero Fabrizio. Stai e rimani a testa alta perché non vale la pena soffrire per chi non riesce o non vuole vederti per ciò che stai faticosamente diventando". Poi ancora: "Per la prima volta dopo tanti anni ti ho visto cambiato. Certo ancora i gravi problemi legati alla tua patologia sono da debellare del tutto, ma per i cittadini che in questa Italia cercano una giustizia giusta io dico che mio figlio è un perseguitato da un tipo di magistratura bigotta e priva di qualsiasi segno di sensibilità umana. A nome di tutte le madri che hanno i figli perseguitati io chiedo che questo abuso di potere finisca, perché il mio cuore è a pezzi ma il mio onore di cittadina che credeva nella giustizia è stato trafitto da una lama piena di veleno e cattiveria. Che Dio ci aiuti affinché la giustizia possa vincere sull'arroganza di chi non è in grado di capire". 

Perché Corona torna in carcere

Come riporta MilanoToday, decisione dei giudici è arrivata dopo che lo scorso lunedì proprio il sostituto procuratore generale di Milano, Antonio La Manna, aveva chiesto che Corona lasciasse i domiciliari e tornasse in cella, girando al tribunale di sorveglianza la richiesta di sospensione del differimento della pena.

L'ex fotografo, secondo la procura, avrebbe violato alcune delle prescrizioni impartite dal Tribunale, utilizzando i social network e partecipando a programmi tv,  collezionando - tra l'altro - denunce per diffamazioni e minacce. 

All'udienza, a porte chiuse, aveva partecipato anche Corona, che sempre su Instagram aveva chiesto scusa alcune ore prima di presentarsi davanti ai giudici. "Mi dispiace se ho sbagliato, come dite voi ho commesso gravi violazioni", aveva scritto. 

L'imprenditore aveva messo online due pagine di appunti scritti a mano nei quali si era definito "un essere umano, non un criminale". La richiesta era quella di evitargli il "ritorno all’inferno" del carcere. "Non sono e non sarò più quello di prima. E poi sono vecchio", aveva scritto. "Durante la notte ho i flashback come i reduci dal Vietnam" ripensando "agli anni di galera", aveva continuato. "Da 15 anni - l'appello di Corona - non ho commesso più un reato, a parte una condanna di 6 mesi per reati fiscali". "Sarebbe un sacrilegio rimandare Fabrizio in carcere", aveva detto l'avvocato Ivano Chiesa. 

Nella decisione dei giudici, secondo quanto filtrato, pesano le sue apparizioni non autorizzate in tv, alcune suoi "viaggi" non autorizzati e l'aver ospitato nella sua casa di Milano - dove stava scontando i domiciliari - più persone, tra cui alcuni pregiudicati.

Corona e il caso Genovese

Nell'ultimo periodo, oltre ai continui richiami dei magistrati ad attenersi alle regole, Corona era finito anche nel "mirino" della polizia per un suo coinvolgimento nel "caso Genovese", l'imprenditore digitale finito in cella con l'accusa di aver stuprato una 18enne durante una festa a Terrazza Sentimento e poi accusato di un'altra violenza su una ragazza. 

Due giovani che avevano deciso di denunciare pubblicamente Genovese in tv e sui giornali, infatti, sembra si fossero affidate proprio all'agenzia del 46enne prima di partecipare a un programma televisivo. Da lì, la polizia e il tribunale ordinario avevano segnalato al tribunale di sorveglianza il comportamento dell'ex agente fotografico. 

Le due presunte vittime di Genovese sono entrambe assistite da Ivano Chiesa, storico avvocato di Corona, che ci aveva tenuto a sottolineare come non ci fosse alcuna sua 'regia occulta' sulle due giovani. L'ex re dei paparazzi, aveva detto il suo legale, "lavora per Athena che fornisce contributi giornalistici, e quindi fa il suo mestiere".

Corona in carcere fino al 2024

Fabrizio Corona, dovrà quindi scontare in cella un residuo di pena che terminerebbe soltanto a settembre 2024. 

Nel calcolo sono inclusi i nove mesi già scontati dall'ex fotografo in regime di affidamento terapeutico: il Tribunale di sorveglianza, lo scorso ottobre, ha infatti stabilito che devono essere nuovamente scontati a causa delle numerose violazioni delle regole previste dal regime speciale e sui quali si pronuncerà la Suprema Corte di Cassazione. 

Nel caso in cui i giudici dovessero cassare la decisione del Tribunale di Sorveglianza, Corona dovrà scontare una pena residua di un anno e nove mesi.

I precedenti 

Già a febbraio del 2018 il magistrato di sorveglianza aveva concesso a Corona l'affidamento terapeutico per consentirgli di curare la sua dipendenza dalla cocaina, ma a marzo del 2019 lo stesso magistrato, Simone Luerti, aveva sospeso la misura, riaprendo all'ex agente le porte del carcere, per le ripetute violazioni delle prescrizioni. 

Tra gli episodi che erano stati allora contestati, anche il "blitz" al boschetto della droga di Rogoredo, con una telecamera, per realizzare un servizio televisivo per il programma di Massimo Giletti, nonostante avesse il divieto di frequentare tossicodipendenti.

Asia Argento e Fabrizio Corona, serata 'proibita' a casa di lui (ai domiciliari)

In basso, Fabrizio Corona si ferisce in diretta e saluta la madre dopo aver saputo di dover tornare in carcere (Crediti Instagram)

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