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Sabato, 20 Aprile 2024
Cinema

Festival del Film di Roma 2012: anteprime, esordi e (forse) Tarantino

Presentato il programma della settima edizione della kermesse romana, la prima targata Marco Müller. Ancora riserbo sui nomi per il red carpet e sulla presenza del regista di "Pulp Fiction"

Marco Müller svela con parsimonia le sue carte per la settima edizione del Festival del Film di Roma, la prima che lo vede nei panni di direttore artistico.

L'ex direttore della Mostra del cinema di Venezia e la sua "squadra agguerritissima" hanno avuto a disposizione poco più di quattro mesi per declinare quelle che saranno le linee del nuovo Festival, a cominciare dalle relazioni da intrecciare con chi fa il cinema e con con chi lo fa circolare e rilanciando il dialogo con le grandi major americane.

Müller ha sganciato con nonchalance e un pizzico di ufficiosità la notizia bomba della probabile presenza di Quentin Tarantino al Festival: "Lo vedrete presto qui. Sarà una sorpresa ma intanto vi dico che Django Unchained calcherà le assi del palcoscenico dell'Auditorium". Anteprima di qualche minuto alla presenza del regista? Incontri con il cast? Non è dato sapere, Müller non vuole e non può dire di più. 

Il programma del Festival del Film di Roma 2012 è ampio e variegato, tanti gli italiani presenti (sedici lungometraggi in tutto), anteprime mondiali, grande attenzioni alle opere prime e seconde e la vaga sensazione che il tutto sia ancora una specie di prova generale per quello che sarà il prossimo Festival, quando Müller e la sua squadra potranno lavorare ancora più agguerriti e in prospettiva (anche se non si può negare che le sorti non proprio rose della ormai ex presidente della Regione Lazio Renata Polverini e del sindaco di Roma Gianni Alemanno, principali sponsor di Müller da Venezia a Roma, possano influire sui prossimi sviluppi del Festival). Mistero anche sul red carpet: Müller promette ma non si sbottona. Un festival senza star? No, risponde il direttore: le stelle ci saranno ma non saranno solo grandi nomi hollywoodiani.

Quindici le pellicole in concorso per il Marc'Aurelio d'oro. Ai tredici film presentati oggi se ne aggiungeranno altri due a sorpresa (massimo riserbo su nomi e nazionalità, Müller promette solo che gli autori saranno due "grandissimi"). Tra i più attesi l'americano A Glimpse inside the mind of Charles Swan III di Roman Coppola (con Charlie Sheen, Bill Murray e Hason Schwartzman), Marfa Girl di Larry Clark e Main dans la main di Valérie Donzelli. Tre gli italiani in lizza per il premio: Alì ha gli occhi azzurri di Claudio Giovannesi, E la chiamano estate di Paolo Franchi e Il volto di un'altra di Pappi Corsicato. 

Aspettando il mare di Bakhtiar Khudojnazarov è film di apertura del Festival, che sarà chiuso da Una pistola en casa mano del regista catalano Cesc Gay. Ospite d'eccezione è Walter Hill, il regista del meraviglioso I guerrieri della notte, a Roma per ritirare il premio alla carriera, il Maverick Award. Hill presenta a Roma Bulett to the head, trasposizione dell'omonimo graphic novel francese di Aleix Nolent. Protagonista del film è Sylvester Stallone, finora l'unica star sicura a Roma. E grande attesa per Rise of the Guardians, il nuovo lungometraggio di animazione in 3D della Dreamworks (con le voci di Chris Pine, Hugh Jackamn, Alec Baldwin e Jude Law) e l'ultima parte di Breaking Dawn, capitolo conclusivo della saga di Twilight

Il Festival dice addio alla sezione Extra, sostituita però da CinemaXXI. Per conoscere i dettagli e le anticipazioni più succose per quella che in molti considerano il cuore della kermesse bisognerà attendere ancora qualche giorno, quando ci sarà la presentazione ufficiale. Torna anche quest'anno "Alice nelle città", l'appuntamento con il cinema per ragazzi e giovani, con quindici opere in anteprima internazionale. Le sezione "Prospettive Italia" fa il punto sulle nuove linee di tendenza del cinema nostrano, con quattordici lungometraggi e setti film brevi in concorso. Ad aprire la sezione sarà "Carlo!" di Gianfranfo Giagni e Fabio Ferzetti, sulla vita creativa e familiare di Carlo Verdone

Jeff Nichols, regista di "Take Shelter" presiederà la giuria internazionale del Concorso mentre Matthew Modine (presente anche in veste di fotografo con la mostra fotografica che raccoglie i suoi scatti dietro le quinte di Full Metal Jacket di Stanley Kubrick) sarà il presidente della giuria internazionale opere prime e seconde. 

 

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