Scintille a “Servizio Pubblico” tra Flavio Briatore e Luisella Costamagna, giornalista ospite fissa del programma di Michele Santoro approdato su La7. Titolo della puntata: “Ricchi e poveri”, dedicata alla crisi economica.

La Costamagna ha riassunto brevemente la vita e la carriera di Briatore, dagli inizi a Cuneo con  un diploma da geometra preso a fatica, i primi successi imprenditoriali, condanne per truffa e gioco d'azzardo, latitanza all'estero, un'indagine per contrabbando per la vicenda dello yacht (secondo i pm di Genova, il manager avrebbe evaso cinque milioni di euro).

Ora Briatore è il boss di “The Apprentice”, il mito dell'uomo che si è fatto da sé, e la Costamagna chiede quale esempio possa dare ai giovani e in che cosa i giovani non dovrebbe imitarlo.

“Ecco, è arrivata la maestrina”, dice Briatore, che ammette di aver commesso degli errori ma di essere stato riabilitato nel 2010.

“Si tratta di cose di 35 anni fa, ho vissuto all'estero per questi problemi, e nel frattempo ho vinto sette mondiali di Formula 1, ho creato Benetton, quando mi alzo al mattino so che do lavoro a 1200 persone nel mondo ogni giorno. Lei a quante persone dà lavoro?”, dice Briatore, continuando a dare ironicamente della “maestra” alla Costamagna (difesa da Travaglio che spiega: “Non è fare lezione, si chiama giornalismo”).

Il manager non ci sta a farsi rinfacciare i suoi errori passati, perché “in America uno che cade e si rialza è considerato un genio”.

A calmare gli animi interviene Santoro: “Non siamo qui a fare il processo a Briatore”. Ma ormai il clima in studio è teso, Briatore è nervoso e poco dopo si attacca con l'economista Nunzia Penelope, che risponde con i dati alle analisi economiche del manager. “Ma non mi rompa i maroni con il suo libro, a quanta gente dà lavoro lei e tutti questi professori?”.

Briatore sempre più star della tv, dopo il successo di “The Apprentice”? E se fossero le prove di una possibile discesa in campo?