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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Giuseppe Fiorello: "Studi televisivi con pubblico e teatri chiusi, non c'è una regola?"

L'attore fa luce sulle disparità nel mondo dello spettacolo dopo le norme imposte dall'ultimo Dpcm

Dopo la protesta, ecco le prime polemiche. La chiusura di cinema e teatri ha colpito duramente i lavoratori dello spettacolo, ma in tv le cose vanno diversamente, almeno per alcuni programmi. Se da una parte ci sono trasmissioni che vanno avanti senza pubblico da marzo, altre hanno riaperto le loro porte. 

Tra queste 'X Factor', in onda ieri sera su Sky Uno, che non è sfuggita a Giuseppe Fiorello: "Ho notato la disparità tra la chiusura dei teatri e il pubblico negli studi televisivi - ha detto l'attore all'Adnkronos - Devo pensare che ci siano assunzioni di responsabilità personali, ma allora non c'è una regola vidimata dalle istituzioni? Non c'è un protocollo unico? E allora qualcosa non va. Non capisco questa disparità o qualcuno non rispetta i protocolli o la politica non li fa proprio. Qui serve chiarezza e regole uguali per tutti. Non mi sembra che ci sia uniformità, quello che ieri sera ho visto a X Factor era un teatro. Vero che erano solo 50 persone, ma ora io farei uno spettacolo anche per dieci persone". 

Giuseppe Fiorello: "Capisco mio fratello, Sanremo senza pubblico non ha senso"

A proposito del pubblico in sala, Fiorello continua: "Capisco mio fratello Rosario quando dice che un Festival di Sanremo senza pubblico non avrebbe senso, perché lui ragiona molto dal punto di vista artistica. L'artista ha bisogno del pubblico dal vivo, soprattutto mio fratello che, oltre a essere un animale da palcoscenico, è anche un animale da pubblico". E sulla presenza dello showman alla prossima edizione, firmata anora una volta da Amadeus che ovviamente lo rivorrebbe accanto, non si espone: "Non so se ci sarà o meno, questo dovrà deciderlo lui".

Giuseppe Fiorello: "Non è vero che il nostro non è un lavoro"

"La protesta degli attori non nasce solo dalla chiusura dei teatri, ma anche dall'interpretazione che si dà del nostro lavoro - spiega ancora Giuseppe Fiorello - Il sottotesto che esce fuori è che il nostro sia un 'non lavoro', come se chiudere il nostro settore non sia un problema. Non si può fare una classifica di importanza tra lavori e in base a questa decidere cosa e come chiudere. Il nostro è un mestiere faticoso e pericoloso, ma tutto è lavoro, tutto ciò che produce economia. Anche noi".

Giuseppe Fiorello: "Speriamo a febbraio di vedere la serie su Mimmo Lucano"

Pronta da tempo, 'Tutto il mondo è paese' - fiction in cui Giuseppe Fiorello veste i panni del sindaco di Riace Mimmo Lucano - non è ancora mai andata in onda. "La speranza mia, di Mimmo Lucano e di tutto il cast è di vederla sugli schermi Rai a febbraio - dichiara l'attore - Sarebbe un bel regalo per l'Italia e per la Calabria". 

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