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Venerdì, 19 Aprile 2024
Grande Fratello

Gf Vip, arriva la denuncia del Codacons: "Caso Bellavia pericoloso per i telespettatori"

Il Codacons presenta un esposto nei confronti del reality show e annuncia che i responsabili di questa violenza rischiano fino a 4 anni di carcere

Ancora problemi per Alfonso Signorini e il Grande Fratello Vip dopo il polverone sollevato dal bullismo nei confronti di Marco Bellavia, l'ex conduttore di Bim Bum Bam, adesso fuori dal reality. Il Codacons ha, infatti, presentato un esposto nei confronti del Grande Fratello Vip dopo il caso Marco Bellavia. A due anni dall'ultimo intervento per contestare un televoto nell'edizione 2020 del Gf Vip, il Codacons torna a scagliarsi contro il reality condotto da Alfonso Signorini e lo fa per gli "atti di bullismo nei confronti di Marco Bellavia" da parte di alcuni concorrenti dello show e si arriva anche a parlare di un rischio di quattro anni di carcere per i responsabili. 

Secondo il Codacons, inoltre, Mediaset e Signorini non avrebbero saputo adottare misure adeguate nei confronti della delicatissima situazione lanciando un messaggio sbagliato e pericoloso per i telespettatori, soprattutto i più giovani

"Sulla grave vicenda del bullismo ai danni di Marco Bellavia, concorrente del “Grande Fratello Vip”, interviene il Codacons, che presenta oggi stesso un esposto alla Procura della Repubblica di Roma e all’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, in cui si chiede di accertare possibili illeciti penali e violazioni delle disposizioni vigenti in materia di Tlc. Ancora una volta la trasmissione Mediaset si rende protagonista di gravi episodi che oltre a rappresentare una forma di violenza sono altamente diseducativi specie per il pubblico più giovane – spiega il Codacons – Nonostante quanto accaduto, né gli autori del programma né i vertici dell’azienda hanno saputo adottare misure adeguate, lanciando un messaggio errato e pericoloso ai telespettatori, che a migliaia si sono rivolti al Codacons chiedendo di intervenire sul caso. Alla luce di quanto accaduto, presentiamo oggi un esposto alla Procura di Roma chiedendo di aprire una indagine alla luce della possibile fattispecie di violenza privata, accertando le responsabilità del concorrenti del GfVip e, per concorso, degli autori, del conduttore Alfonso Signorini e dei vertici Mediaset. L’art. 610 del codice penale stabilisce infatti che “Chiunque, con violenza o minaccia, costringe altri a fare, tollerare od omettere qualche cosa, è punito con la reclusione fino a quattro anni”, reato che potrebbe configurarsi negli atti di bullismo commessi nel corso della trasmissione – spiega il Codacons. All’Agcom l’associazione chiede invece di adottare provvedimenti e sanzioni contro Mediaset per la possibile violazione delle disposizioni in materia di programmi televisivi".

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