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Giovedì, 25 Aprile 2024
Televisione

Da 30 anni i Robinson ci insegnano come si costruisce la famiglia perfetta

La famiglia più famosa del piccolo schermo entrava nelle case del pubblico nel 1984, mostrando un'idea di nucleo familiare che potesse essere un esempio positivo e una guida per tutti

Nel settembre 1984 andava in onda per la prima volta in America “The Cosby Show”, ossia - per noi spettatori italiani - “I Robinson”.

Erano gli anni Ottanta e l’attore americano Bill Cosby, con in tasca una laurea in pedagogia, decise di mettere su uno show in diretta con protagonista una coppia afroamericana di New York alle prese con la vita quotidiana dei propri figli adolescenti. Un successo durato dodici anni, premiato con decine di riconoscimenti, e diventato da subito un vero e proprio cult.

Da noi arrivò due anni dopo, quando su Canale 5 decisero di mandarlo in onda cambiando il cognome della famiglia, dall’impronunciabile Huxtable al più orecchiabile Robinson.

Inizialmente la famiglia Robinson avrebbe dovuto essere composta da un padre autista, una madre casalinga e quattro figli, due maschi e due femmine. Si decise invece di “promuovere” i Robinson, cambiando il loro status sociale e facendone l’emblema della famiglia medio borghese di New York, con il padre ginecologo e la madre avvocato in carriera, con quattro figlie femmine (di cui un aggiunga subito dopo il pilot) e un maschio.

Un esempio per tutti, una famiglia di colore benestante, colta, perfettamente integrata, che vive in un lussuoso palazzo in un bel quartiere, con tanti amici altrettanto benestanti e altrettanto intelligenti, ma con profonde radici culturali (una su tutte: i figli di Sonda si chiamano Winnie e Nelson in onore di Winnie e Nelson Mandela). Uno stile di vita decisamente impensabile per la maggior parte degli afroamericani del tempo (e forse ancora di oggi) che negli anni ha portato alla serie numerose critiche di inverosomiglianza, ma che ne ha fatto anche un esempio per la comunità di colore. 

Tra le tante sitcom americane dedicate alle famiglie, non è un caso che “I Robison” sia fra quelle invecchiate meglio. I Robison non sono solo una delle tante “famiglie” del piccolo schermo americano, che dai tempi della famiglia Brady ci hanno mostrato l’american way of life declinato tra le quattro mura di casa (e del set televisivo). Sono qualcosa di più: sono l’emblema di una famiglia perfetta (e non solo perché sono tutti belli e ricchi). Un famiglia felice, unita, che si confronta quotidianamente, che litiga, che discute, che accoglie e perdona, dove i genitori educano i propri figli con amore e una buona dose di ironia, ma anche con il pugno di ferro quando serve, e i ragazzi sono liberi di sbagliare e di rendersi conto da soli degli errori commessi.

I Robinson ieri e oggi

Si parla di tutto: sessualità, droga, problemi scolastici, primi amori, intolleranza. Ma se nella finzione erano ammessi (e corretti) ribellioni e problemi, nella vita reale la produzione non ha esitato a tagliare dall’oggi al domani chiunque non fosse allineato con lo spirito dello show,come l’attore che interpretava l’amico di Theo, detto Scarafaggio, licenziato perché non voleva tagliarsi i capelli, e Lisa Bonet (l’attrice che interpretava Denise) spedita di punto in bianco in uno spin off perché aveva recitato nuda in “Angel Heart” con Mickey Rourke.

Bill Cosby ha costruito intorno a sè questo perfetto microcosmo, facendo del suo personaggio (doppiato per noi dalla voce inconfondibile, nasale e profonda, di Ferruccio Amendola) il perno di tutte le storie.

Per gli appassionati, su Wikipedia c’è l’elenco delle decine di attori famosi, cantanti e vip che negli anni hanno fatto la fila per partecipare come guest star alla serie e sedersi sul divano del salotto di casa Robinson insieme al capofamiglia Cliff, da Stevie Wonder a Elaine Stritch, da Danny Kaye a Sonia Braga, da Naomi Campbell a Placido Domingo fino a B.B.King e Miriam Makeba, passando per i fun facts e le curiosità (una su tutte: Whitney Houston era stata pensata per il ruolo di Sondra).

Su Buzzfeed, non si contano gli articoli dedicati alla mitologia del Cosby Show, a dimostrazione dell’importanza e dell’influenza che la serie ha avuto sulla cultura americana e sulla generazione di trentenni di oggi, i quali per il momento non hanno magari la possibilità di mettere su famiglia subito dopo l’università, come hanno fatto ai loro tempi Cliff e la moglie Claire, ma che probabilmente quando avranno a loro volta dei figli, si ricorderanno di tutte quelle lezioni di vita (condite con una sana dose di ironia) che i Robinson ci hanno regalato. 

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