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Venerdì, 19 Aprile 2024
Isola dei Famosi

Roberta Morise: "La morte di papà è stata la mia 'Isola', ho dimenticato com'ero prima"

Nel cast dell'Isola dei Famosi, è pronta a sbarcare in Honduras ma anche su Canale 5. Un'esperienza "umana prima che professionale", in cui vuole mettersi in gioco senza la paura di mostrare le sue fragilità. L'intervista su Today

Nell'armadio bisogna avere sempre un abito per le grandi occasioni. Roberta Morise stavolta tira fuori un bikini, quello con cui sbarcherà all'Isola dei Famosi, in Honduras. Figlia di mamma Rai, la showgirl è nel cast della nuova edizione del reality di Canale 5 - al via dal 21 marzo - che per lei rappresenta un nuovo capitolo televisivo ma anche un'opportunità per farsi conoscere meglio e mettersi in gioco come persona, senza nascondere le fragilità che in famiglia ha sempre tenuto per sè, soprattutto dopo la morte del padre. E' questa la sua paura più grande alla vigilia della partenza, come confessa a Today, ma allo stesso tempo una sfida da cogliere con la determinazione che la contraddistingue. 

Roberta Morise all'Isola dei Famosi. Che sorpresa. 
"Non me l'aspettavo nemmeno io. E' stato un anno e mezzo lungo, tosto. Il fatto di essermi fermata subito dopo I Fatti Vostri ha comportato una serie di sensazioni e stati d'animo non piacevolissimi. Lo stacco in una fase lavorativa così importante ha un sapore diverso. Dopo anni di programmi e consapevolezze, fermarsi all'improvviso e non capirne la motivazione, perché non è dipeso da me ovviamente ma è stata una decisione presa da altri, fa più male. I momenti bui però mi aiutano a tirare fuori ancora più forza. Mi avevano già proposto di partecipare all'Isola, ma avevo sempre rinunciato per legami affettivi. Questa era l'occasione perfetta, perché volevo fare un'esperienza umana ancora prima che professionale".

Non è quindi un riscatto lavorativo?
"Questo ci tengo a precisarlo. Non partecipo perché sono ferma. Nel frattempo sono arrivate proposte lavorative che aspettavo da anni e a cui ho dovuto rinunciare per l'Isola. Come L'Eredità, ad esempio, che ora lascio. Questa è un'esperienza che va fatta quado sei pronta e per me era arrivato il momento. Volevo qualcosa di forte, che mi spronasse anche dal punto di vista professionale, qualcosa che si allontanasse dal mio solito iter elegante e posato". 

Sei in una fase di cambiamento?
"Sì. Mi sento cambiata, meno legata a determinati pensieri ma soprattutto alle etichette. Mi sono sempre sentita una figlia di mamma Rai e ho guardato solo a quello che succedeva intorno a quel mondo. Adesso invece mi sento libera di prendere qualsiasi altro tipo di decisione, anche tornare a 'casa' dopo questa esperienza o magari no. Mi va di mettermi in gioco in tutto". 

Pensi che questa scelta possa compromettere un futuro in Rai?
"Se avessi fatto un altro tipo di reality credo di sì. L'Isola dei Famosi è l'unico in cui le strategie lasciano il tempo che trovano e viene fuori davvero la natura di ognuno. Se sei una brava persona si vede, se sei litigiosa anche. Io mi fido molto di me, non credo che possa venire fuori un'immagine diversa rispetto a quella che sono realmente. Non penso rovinerà la mia immagine, anzi potrà farmi conoscere meglio".

Cosa ti spaventa di più di questa esperienza?
"L'idea di dormire all'aperto è la cosa che mi spaventa meno. Ho uno spirito di adattamento abbastanza buono, sono una selvaggia. Ho fatto 10 anni di scout, sono severa e competitiva con me stessa. Anche la fame mi mette paura fino a un certo punto. La cosa che temo di più è la convivenza forzata con persone che non conosco. Sono una che fa gruppo, ma bisogna vedere come sono gli altri". 

Le liti non mancheranno, motivo per cui si corre il rischio di venire bollati come 'trash'. Neanche questo ti intimorisce?
"Il trash lo fa chi è trash, se non lo sei non corri il rischio. L'Isola non l'ho mai vista come un contesto trash, se non in qualche piccola occasione in cui ci sono stati personaggi un po' più borderline che hanno fatto vedere la loro natura".

Nel cast di quest'anno qualcuno che potrebbe regalare delle 'perle' c'è.
"Tipo?"

Edoardo e Guendalina Tavassi, ma anche Floriana Secondi. Loro, ad esempio, sono famosi per il temperamento sanguigno...
"Non saprei, non ho mai lavorato con nessuno del cast. Per ora ho conosciuto solo i 'single' del gruppo e devo dire che sono tutte delle brave persone. Forse Antonio Zequila risulta più macchietta rispetto ad altri, ma anche lui è molto gentile. Insomma al momento sono tutti carini, poi bisognerà vedere le dinamiche che nascono lì". 

C'è anche Cicciolina.
"La amo follemente. Ero molto curiosa all'idea di conoscerla. Allo shooting arriva questa donna eterea, stradolce e stramaterna. Lei secondo me ci regalerà delle gioie". 

E i due Rodriguez?
"Non li conosco. Dei Rodriguez conosco solo la Chechu (Cecilia, ndr) che è simpaticissima". 

Nicolas Vaporidis potrebbe essere l'outsider da temere...
"Un po' timido ma a pelle mi è piaciuto molto. Una persona colta e gentile".

Il vero osso duro è Ilary Blasi.
"Non conosco neanche lei ma mi sembra una con pochi filtri, quindi credo che andremo d'accordo. E' ganza. La vedo poco costruita, poco diplomatica, verace". 

Va bene l'aspetto umano e introspettivo, ma i reality aiutano anche al rilancio televisivo. Cosa sogni dopo?
"Odio pensare al dopo. Amo vivere alla giornata anche dal punto di vista lavorativo. Pensare al dopo mi mette ansia, ma sicuramente spero di tornare più carica rispetto a come sono stata nell'ultimo anno e piena di buoni propositi. Quando stai bene tu il resto viene più facile. Oggi spero solo di vivere una bella esperienza". 

Scheletri nell'armadio?
"Su quello sto proprio serena. Se avessi avuto scheletri nell'armadio non avrei mai partecipato. Quello che si doveva sapere si è già saputo. Le storie che ho avuto sono state lunghissime e sotto gli occhi di tutti, non ho avuto relazioni clandestine, quindi non devo temere niente". 

Qualche ex fidanzato famoso sì però...
"Se parliamo di Carlo (Conti, ndr) sono passati dieci anni, ha un figlio che tra poco va all'università. Credo che la gente si sia anche stancata. Anzi, se dovesse venire fuori non vedo l'ora di rispondere che sono passati 4 fidanzati da quando ci siamo lasciati".

E adesso ce n'è uno.
"Sì, sono fidanzatissima da un anno e mezzo. Giulio è un ragazzo di Firenze, lontano da questo mondo. Mi sostiene tantissimo, più di quanto lo faccia io con me stessa. E' lui che mi ha convinto a fare l'Isola. Ha cinque anni meno di me ma per certe cose è più maturo e razionale. La testa della coppia è lui e per una personalità vulnerabile come la mia è perfetto".

Vivete insieme?
"No, ma non so neanche dove vivo io. Sono una zingara. Non ho niente di stabile, vivo un po' a Firenze, un po' a Roma, Milano, poi in Calabria. Quando mi hanno chiesto il domicilio nei moduli del reality non ci credevano. Ho della roba in cantina dalla mia amica Angela Tuccia, due valigie a casa di un'altra amica a Roma, quattro valigie da Giulio a Firenze".

Magari dopo l'Isola "ti sistemi", come si dice?
"Se ci penso mi viene da ridere. C'è gente che quando va a fare questi reality poi si sposa, arrivano dichiarazioni d'amore, proposte. Non sarà il mio caso. Il mio fidanzato si riposerà due mesi senza di me".

E se invece qualche proposta arrivasse?
"Sarei contenta, certo".

Molti ex naufraghi dicono che la cosa più dura non è la fame ma la noia. In quei momenti è facile che vengano a bussare i propri demoni.
"Li conosco molto bene i miei demoni. Non li disturbo, ma li conosco. Sono legati alla mia famiglia, alla mancanza di mio papà. Ecco, quella forse è la cosa che mi spaventa di più. Non il dolore che posso rivivere io, ma quello che può vedere a casa la mia famiglia. Sono molto riservata rispetto alle mie sofferenze e farmi vedere fragile agli occhi dei miei è la cosa che mi spaventa di più. Sicuramente la fragilità verrà a galla, è un sentimento che sarà protagonista in un momento di sconforto o di solitudine. Spero di non ferire nessuno".

Hai detto di aver vissuto un anno difficile. Come ti sei rialzata e chi ti ha aiutato?
"Quando ho questi momenti mi chiudo a riccio e anche le persone più vicine fanno fatica. Lascio poco spazio al dialogo e all'aiuto reale. Faccio e disfo, poi ricreo. Tendenzialmente mi rimetto in piedi da sola. Ho un temperamento forte, mi sono rialzata in situazioni ben più difficili di quelle vissute quest'anno e sempre sola. Quando decido che è il momento della ripresa mi affido alle persone più care, gli amici di sempre, che mi sostengono e comprendono i miei momenti di silenzio. Chi mi vuole bene mi aspetta". 

Qual è stata la tua 'Isola' personale?
"Nel 2004 ho perso papà. Sono passati 18 anni, ma è come se fossero passate 18 ore. Ero giovane e non avevo perso solo un padre ma anche una mamma presente, perché mia madre era persa. Mia sorella idem. Superato quel momento tutto il resto mi sembra una strada in discesa".

La perdita di un genitore non si supera mai.
"No. Non si supera. E ti cambia. Ho dimenticato com'ero prima della morte di papà. Cambia il modo di vivere, i momenti felici li vivi con malinconia rispetto alla persona che non c'è più e i momenti brutti sono ancora più brutti. E' tutto rafforzato, nel bene e nel male. Quando si è sposata mia sorella piangevamo tutti, è stato difficile anche per me, che sono la più forte in famiglia, trattenere le lacrime. Mi sono messa nei suoi panni, accompagnata all'altare da zio. Ci ha messo mezzora per entrare in chiesa perché piangeva, eppure era il giorno più bello della sua vita, ma l'ha vissuto con tanta tristezza perché in quel momento voleva suo papà. Lo stesso quando è nato il bambino. Tutto bellissimo, ma ti viene sempre la lacrima e dici 'però se ci fosse stato papà'".

E a te quando manca di più?
"Ci sono dei momenti in cui ti senti smarrito per problemi lavorativi o di coppia. In quei momenti divento una bambina e mi manca mio padre ancora di più".

Per tua madre non sarà stato affatto semplice. 
"Mamma è stata fortissima. La stimo molto, è un punto di riferimento fondamentale nella mia vita. Per una donna rimanere vedova a quarant'anni non è facile, con una figlia di 18 e una di 22, una che inizia una carriera lavorativa quando ancora potrebbe fare la bambina e l'altra che ha delle crisi pesanti legate alla perdita del papà. Mamma poi era quasi una terza figlia per mio padre, non si è mai sobbarcata delle cose complicate nella gestione familiare. All'improvviso si è dovuta occupare lei di tutto, anche delle attività che aveva lasciato papà, che era un macellaio, nonostante avesse già il suo lavoro. Non è stato semplice ma ci è riuscita. Lei dice che il suo sostegno più grande sono stata io, perché era come se fossi l'uomo di casa al posto di mio padre, ma in realtà lo era lei". 

Una gara a chi è stata più forte...
"Sì, a casa la più fragile è mia sorella. Ha sofferto più di tutti la perdita di papà, per mia madre è stato più difficile stare vicino a lei che a me. Io ho indossato i panni dell'uomo di casa, senza che nessuno lo volesse ma mi è venuto automatico. Tendo molto a emulare mio padre, lo riscontro anche nei rapporti di coppia. Ho un lato maschile molto forte, pure troppo. Nella generosità, nella presenza, nelle attenzioni, cose che dovrebbe avere più l'uomo nei confronti della donna, io invece faccio il contrario. Infatti li abituo male".

Ti auguro di tirarla fuori tutta questa fragilità sull'Isola, di esserne meno spaventata.
"Sono talmente lontana da qualsiasi tipo di filtro e strategia che credo verrà fuori facilmente. Spero accada nel modo più genuino possibile".

Sotto Roberta Morise da bambina insieme al papà

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