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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cinema

La CIA tentò di copiare i gadget di James Bond

Dalla scarpa-pugnale di "Dalla Russia con amore" alla radar di "Goldfinger": sono queste alcune delle invenzione di Ian Fleming che il servizio segreto americano tentò di ricreare per i propri agenti, ispirandosi alle avventure fantastiche di 007

La fantasia supera la realtà ma molte volte può essere un valido spunto. È quello che evidentemente devono aver pensato ai vertici della CIA ogni volta che usciva un nuovo libro o un film della serie di James Bond.

Secondo i documenti analizzati dall'Università britannica di Warwick, tra il creatore di 007, lo scrittore Ian Fleming (un passato anche lui da agente segreto anche per lui) e l'ex direttore della CIA Allen Dulles intercorse una fitta corrispondenza dalla quale emerge chiaramente che gli americani tentarono di costruire quei gadget fantasiosi e fantascientifici che hanno fatto la fortuna e il mito di James Bond.

Ovviamente non tutto ciò che usciva dal Settore Q - il dipartimento della MI6 che nell'immaginario di Fleming riforniva gli agenti Doppio Zero di penne esplosive, elicotteri tascabili, Aston Martin con sedili ad esplusione e Lotus Esprit anfibia - sarebbe potuto essere riprodotto nei laboratori della CIA ma qualche tentativo è stato fatto.

I gadget più famosi di James Bond

Tra i gadget "copiati" ci sono la scarpa-pugnale della temibile Rosa Kleb in "Dalla Russia con Amore" e un congegno radar per seguire le auto come quello che si vede in "Goldfinger".

"Tra la CIA e i romanzi di James Bond durante la guerra fredda c'è stata una sorprendente influenza 'bidirezionale', come conseguenza della reciproca ammirazione che c'era tra Allen Dulles e Ian Fleming - dice Christopher Moran dell'Università di Warwick - Questa andava dalla semplice copia di dispositivi, come la scarpa-pugnale con punta avvelenata di 'Dalla Russia con amore', fino al tentativo della CIA di migliorare il suo profilo pubblico sfruttando i romanzi di 007. Tutto ciò risulta ancora più evidente considerando che questo accadeva quando la CIA era ancora rigorosamente off-limits per i media americani e per l'opinione pubblica, mentre Ian Fleming era libero di scrivere ciò che voleva. Per molto tempo, i libri di James Bond ebbero una sorta di monopolio sull'immagine pubblica della CIA, che lo sfruttò a proprio vantaggio".

Ian Fleming - 007 e i suoi interpreti nella storia

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