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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cinema

Kevin Costner difende la pubblicità del tonno: "Così finanzio i miei film"

L'attore, criticato per essersi prestato a fare gli spot televisivi per una nota marca di prodotti ittici italiana, non si scompone e spiega perché ha accettato

Quando Kevin Costner era comparso sui nostri piccoli schermi magnificando i sapori e le qualità del tonno così tenero che si taglia con un grissino, in molti avevano gridato allo scandalo.

Una star come il divo di “Balla coi Lupi” che si abbassa a fare lo spot per il tonno sulla tv italiana era stato un colpo non facile da incassare, soprattutto per le fan appassionate.

Ma il nostro non si scompone e, intervistato da Repubblica in occasione di un concerto a Orvieto dove Costner avrebbe suonato con la sua rock band, l’attore ha spiegato perché ha accettato di fare pubblicità.

Non faccio pubblicità per fare soldi ma per alimentare i miei sogni e poter fare le cose che più mi piacciono. Devo ringraziare l'azienda che mi ha ingaggiato, sono stato benissimo, e uso quei soldi per sviluppare tecnologie che ci aiutino nella difesa dell'ambiente oppure film sul razzismo o sui nativi americani che Hollywood si rifiuta di fare. Così se ne vanno i miei guadagni: fossi stato un uomo d'affari, oggi avrei un mucchio di soldi”.

Costner è proprietario di una società che ha venduto alla Bp una macchina per ripulire l’oceano dopo il disastro del Golfo del Messico e si è autofinanziato un film sul razzismo dal titolo “Black and White”.

Parla di razzismo e la tesi di fondo è la seguente: quando la gente non ha più argomenti, allora diventa razzista. E se non ha argomenti allo stesso modo può anche sentirsi vittima di razzismo. Quindi la coppia mista protagonista del film, come tutti gli altri intorno a loro, dovranno andare oltre il colore della pelle per arrivare a capire i veri sentimenti che li muovono. Io interpreto un nonno che difende sua nipote nella custodia di una figlia avuta dal figlio di una donna nera interpretata da Octavia Spencer - ha spiegato Costner - Qualche volta succede che per poter fare i miei film io mi debba battere. Ciò che Hollywood non capisce è che anche un film come ‘Black and White’ è commerciale, solo che loro non vedono esplosioni e inseguimenti e tanto gli basta per non convincersene. Sfortunatamente ho dovuto pagare in prima persona per farlo, e non sono poi così ricco".

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