Una legge dello Stato consente ai sindacalisti di avere una pensione integrativa per l’attività svolta anche soltanto con un solo mese di lavoro. E’ il caso di un’ex professoressa in pensione che percepisce una pensione integrativa da ex sindacalista, senza però aver svolto quella funzione, così come è stato raccontato da Nadia Toffa, sche i è occupata di questo caso nella prima puntata della nuova stagione de Le Iene, cercando di avere spiegazioni dalla diretta interessata e parlando con la segreteria generale di Roma del sindacato Snals, il sindacato nazionale autonomo lavoratori scuola.

Secondo le Iene, l’ex professoressa avrebbe lavorato per lo Snals di Roma soltanto per un anno, poco prima di andare in pensione, con uno stipendio di quasi duemila euro al mese, grazie al quale, una volta andata in pensione, ne ha ottenuto una integrativa di circa 1500 al mese, calcolata in base all’ultimo mese di stipendio percepito. Ma nelle varie sedi dello Snals, sia quella generale sia quelle provinciali di Roma e quella di Brescia, dove risiede la professoressa, nessuno dei colleghi sembra conoscerla ed è tutto un: “Mai sentita nominare”. E Alessandro Calabrese, ex membro della segreteria generale dello Snals, assicura: “Che uno cominci a fare il sindacalist un anno prima di andare in pensione mi sembra veramente assurdo”.

Nadia Toffa ha raggiunto la signora, che si è difesa e ha sostenuto di aver regolarmente lavorato presso il sindacato. La Iene è andata poi ha parlare con Marco Nigi, segretario generale dello Snals, che ha difeso la professoressa, mostrando anche l’ufficio dove avrebbe lavorato. La situazione è precipitata quando la Toffa ha iniziato a fare domande al professore per aver percepito anche lui negli ultimi otto mesi prima di andare in pensione una retribuzione da sindacalista di 8mila euro. Il tutto in un crescendo di tensione e nervosismo.

Alla fine la Iene viene messa alla porta dal professore Nigi, che la saluta con un ironico: “Ciao, bella signora”.