rotate-mobile
Sabato, 20 Aprile 2024
Televisione

Le Iene, la versione della veggente di Trevignano: “Su di me solo fango”

Nella puntata di martedì 2 maggio le Iene intervistano Gisella Cardia e il marito

L’avevamo già vista intervistata qualche settimana fa in un'intervista tv difendersi dalle accuse e rispondere alle domande di Bruno Vespa, ora Gisella Cardia, nota alle cronache come la presunta ‘veggente di Tervignano Romano’ torna a parlare, insieme al marito anche con Le Iene. Nella puntata di martedì 2 maggio l’inviato della trasmissione di Italia 1 raggiunge la 56enne siciliana Maria Giuseppina Scarpulla, che dopo qualche guaio giudiziario è approdata con un nuovo  nome, quello di Gisella Cardia sulle sponde del Lago di Bracciano, dove da anni dice di avere delle apparizioni mariane ogni 3 del mese alle 15, di essere in possesso di una madonnina che piange, di aver avuto le stigmate, ma anche, secondo quanto riportato dai media in queste turbolente settimane, di aver ‘moltiplicato’ gnocchi e coniglio e di essere stata incinta dello Spirito Santo, attirando folle di fedeli che, dal 2016 in poi, hanno fatto ingenti donazioni alla onlus Madonna di Trevignano. Il nuovo vescovo di Civita Castellana ha formato una commissione che si pronuncerà sulle apparizioni, mentre la Procura di Civitavecchia, sta indagando a carico di ignoti sull’ipotesi di “abuso di credulità popolare” per fare luce proprio sulle cospicue donazioni.

Nell’intervista a Le Iene, Gisella Cardia e il marito danno la loro versione dei fatti, rispondendo ai rilievi dell’inviato, partendo da una premessa:

“Ci hanno buttato fango addosso, tutte le televisioni italiane e del mondo”.

L’intervista inizia proprio dal turbolento passato della donna, che risponde alla domanda sulla bancarotta, ma non sul perché abbia sentito l’esigenza di cambiare nome. “Io non c’ho una condanna per bancarotta fraudolenta, ma solo un ruolo più defilato e poi comunque non è una condanna definitiva”.

Racconta poi come sarebbe iniziato il suo contatto privilegiato con la madonna. “Io e mio marito ci siamo conosciuti e sposati in 5 mesi, per ringraziare la madonna di questa grande cosa siamo andati a Medjougorie” lì, secondo il loro raccontano comprano la statuetta che “Inizia a trasudare, olio profumato”. Inoltre, poco tempo dopo anche un dipinto in cui è raffigurato Gesù Cristo che hanno in caso, ha iniziato a trasudare. Qualche tempo dopo, la statuetta inizia a piangere lacrime di sangue, dopodiché, sempre secondo quanto raccontato dalla Cardia arrivano le apparizioni, alle 15 di ogni 3 del mese. Il primo messaggio fu: “Apri le porte di casa perché ti manderò tante persone per essere convertite”. Sempre più persone infatti, dice la donna, arrivavano da lei tanto da costringerla a cercare un luogo più ampio, e quel luogo glielo indicherebbe proprio la madonna, è il pezzo di terra dove le persone si riuniscono per le sue apparizioni. La donna ha detto anche di aver visto Gesù e Dio, e spiegato, “Quando ho le visioni è come se andassi in un’altra dimensione”.

La Cardia su domanda della Iena ha raccontato che i Ris di Parma hanno effettuato delle analisi sulle lacrime di sangue della statuetta, ma i risultati di quei test non sono noti.

Sulla questione che sarebbe stata incinta dello Spirito Santo, la donna risponde:“Ma per carità, assolutamente no”.

Mentre sulla moltiplicazione degli gnocchi e del coniglio precisa: “Questa è una storia vera, ma è stata detta in modo sbagliato. Io non moltiplico niente, ma è successo, la confermo”.

Per spiegare meglio l’evento interviene il marito:“Erano presenti due sacerdoti, c’era stato un momento di preghiera, non è stata Gisella a fare i miracoli, ma ci siamo accorti a un certo punto che i piatti erano tutti pieni nonostante avessimo fino a poco prima pochissimo cibo. Una cosa inspiegabile”.

Un ex fedele, tale Luigi racconta di aver donato 123000 € per la madonna, ma che la coppia li abbia usati per comprare un climatizzatore, un forno e un box doccia: “Lui ha detto io voglio dare questi soldi all’associazione Madonna di Trevignano. I soldi sono stati spesi per risistemare il santuario”. Questa è la versione della Cardia.

Il Comune ha ordinato la demolizione del ‘santuario’ per abusi edilizi. Ma il terreno è di vostra proprietà? Chiede la Iena e i coniugi rispondono:“L’abbiamo pagato 50000€ delle donazioni”.

E poi, la conclusione, con una lunga arringa difensiva della donna:“Io ho 400 testimonianze di persone che sono venute qui e non mi hanno lasciato soldi, e  hanno detto che io anzi quando mi dicono così rispondo: preferisco che preghiate”.

E ancora, sull’accanimento mediatico che dice di aver subito:

“C’è un disegno dietro. C’è qualcuno che vuole distruggere Trevignano e la madonna, è impossibile vivere così, è venuta gente a casa che voleva picchiarmi. Arrivano messaggi minatori. Io ho l’anima a pezzi, ma la mia fede è più forte. Ho anche pensato di dire basta, di dire alla madonna, ‘vai da un’altra parte!’ Ma vi rendete conto che qui hanno fatto un comitato No madonna?’??”.

E conclude: “Io rispetto chi non crede in me. Se questo è accaduto non l’ho chiesto io. Sono passati sei anni e mezzo e qui sono arrivate migliaia di persone da tutto il mondo, la verità è che se noi fossimo dei truffatori noi saremmo andati via. Guardate quello che accade, ma io posso plagiare il mondo?”

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Le Iene, la versione della veggente di Trevignano: “Su di me solo fango”

Today è in caricamento