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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cinema

"Tutte le ragazze di una certa cultura: la prima webserie di Luca Argentero

Megatube Creators, la divisione per i contenuti seriali della YouTube tv dell'attore, presenta una nuova fiction sull'amore tra i giovani di oggi

In arrivo la prima webserie ufficiale scelta da Luca Argentero, "Tutte le ragazze di una certa cultura", disponibile su MegaTube Creators nel canale YouTube dell'attore. Una produzione scritta da Roberto Venturini, con la regia di Felice V. Bagnato e che vede tra gli interpreti Daniel Terranegra e Federica Brenda Marcaccini (già nel cast di "The Pills"). 

"Tutte le ragazze - ha spiegato Luca Argentero, Direttore Artistico dei contenuti webseriali - è la prima webserie su cui puntiamo in modo ufficiale. Credo molto in questo progetto e in assoluto rappresenta il primo passo di quello che sarà sicuramente un tragitto molto gratificante".

Proviamo a raccontare più da vicino la storia intorno a cui si snoda la serie: Luca ha 30 anni, è un assistente universitario e corregge bozze. Silvia non guarda la tv, legge Bret Easton Ellis, ama i quadri di Schiele e ha uno stalker alle calcagna. "Tutte le ragazze con una certa cultura" è il racconto di un tormento che si compiace. Un amore che precipita e non si arresta, nel vuoto cosmico di una generazione disillusa ma ironica. E in quel vuoto, l'eco dei miti del passato con cui si racconta.

Per l'autore, Roberto Venturini: "Tutte le ragazze è un viaggio dissacrante nelle inquietudini di una generazione persa tra social network, aperitivi, mostre d'arte ed etichette come 'radical chic', 'emo' e 'hipster', che servono ad indicare status ormai sempre più simili l'uno all'altro. Luca, il protagonista, è cresciuto guardando Bim Bum Bam, va in giro su una Fiat 500L del '71 e pensa che i quadri di Pollock siano il risultato dello starnuto di un pittore ubriaco pestato a sangue. Silvia, la protagonista, ostenta disincanto e cinismo ma, in fondo, ha solo una paura tremenda di apparire normale. Il racconto del difficile rapporto tra i due ragazzi è l'occasione per esplorare un paesaggio in realtà molto vasto. Così per tutti gli otto episodi sfila davanti a noi una galleria di personaggi bizzarri eppure rappresentativi, a pieno titolo, di quella strana dimensione chiamata normalità".

"Con questa webserie ho cercato di rappresentare la tormentata storia d'amore di due ragazzi che fanno parte di una generazione cresciuta all'interno di un continuo bombardamento culturale e visivo - ha spiegato Bagnato, il regista - La serie spazia dalla tv ai film alla letteratura, ai cartoni animati, ai fumetti, in una sorta di melting pot mediatico fatto di citazioni continue e rimandi alla cultura pop. Perché la cultura di massa, veicolata in questi anni dalla produzione cinematografica e televisiva senza precedenti, oggi, a mio avviso, può essere mantenuta viva solo rielaborandola in forme nuove da parte di chi la fruisce. Così una storia d'amore può essere legata a un quadro di Schiele o vissuta come un libro di Bret Easton Ellis o un film di Wes Anderson e diventa anch’essa 'prodotto' culturale".

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