Quando si ama il proprio lavoro, la cosa più importante non sono i soldi. Su questo a dare una bella lezione di vita è Maria De Filippi, che ha rinunciato a un'offerta milionaria per continuare a fare bene i suoi programmi, a cui ormai il pubblico è affezionatissimo e che l'hanno portata all'apice della sua carriera, non solo come conduttrice ma anche come produttrice.

"Abbiamo parlato con i responsabili della Discovery della possibilità di avere un intero canale a disposizione - ha svelato in un'intervista a Oggi - 180 milioni, una cifra esorbitante, non erano certo per me, ma per l'intera operazione. Per una programmazione 24 ore su 24 per tre anni non sono poi così tanti, considerando che si trattava di una rete 'in chiaro' che doveva competere nel panorama televisivo. Da un lato è stata una grossa gratificazione, dall'altra avevo anche la pausa di non essere all'altezza. Non si tratta solo di condurre o produrre per altri ma di creare un vero palinsesto e bisogna avere competenze anche nel marketing, Ho avuto l'impressione che si trattasse di un altro lavoro e ho pensato fosse il caso di continuare con il mio".

Un grande bagno di umiltà da parte di una professionista come lei, che non vuole assolutamente essere chiamata "regina della tv", titolo che si è guadagnata dopo anni di successi: "Non mi sento regina di niente. Siamo persone che riempiono un elettrodomestico, come il Dixan per la lavatrice. Prima non accettavo l'idea di produrre altri programmi, perché ogni volta che un programma andava male la responsabilità era mia. Ricordo Missione Impossibile, che forse era troppo avanti rispetto a quei tempi. Venivo da una scuola molto dura, per sette anni nelle riunioni non potevo dire una parola e dovevo adeguarmi alle scelte altrui. L'errore di quel programma era quindi la voglia di liberarmi e provare a fare da sola: mi chiesero se volevo degli autori e con aria sprezzante dissi di no. Ho preso una sonora bastonata, che mi è servita perché ho capito che certe figure servono eccome... L'idea di produrre mi piaceva e però mi spaventava. Oltre alla possibilità di sbagliare, che io invece contemplo e rivendico, c'era il fatto che, se sbagliavo, altre persone ne venivano penalizzate. Ma pian piano ho superato questa apprensione. E abbiamo fatto il Coca Cola Summer Festival e Temptation Island".

Talento, gavetta e sacrificio, ma il grazie più grande va al marito, Maurizio Costanzo: "E' sempre importante perché è quello che mi ha insegnato tutto. Maurizio è il mio equilibrio, se non avessi lui non avrei fatto questo mestiere".