Vent'anni senza Massimo Troisi
Il 4 giugno 1994 moriva l'attore napoletano, a sole dodici ore dalla fine delle riprese del suo ultimo capolavoro "Il Postino"
Vent’anni fa moriva Massimo Troisi e a noi "non ci resta che piangere".
Perché in questi quattro lustri da quel tragico 4 giugno 1994, quando il suo cuore malato e stanco si arrese, nulla ci è sembrato più uguale. Erede di Eduardo De Filippo e di Totò, vero Pulcinella senza averne mai indossato la maschera, timido, esitante come quel suo napoletano a volte così stretto e personale da risultare più un grammelot di suoni e versi (eppure comprensibilissimo grazie alla gestualità e alle espressioni del suo viso), Massimo Troisi a sua volta non ha lasciato eredi.
Chi mai potrà prendere il suo posto, a teatro, in televisione e al cinema. Intelligentissimo, lucido, elegante nella battuta e nel rispondere, Troisi è stato Artista con la a maiuscola.
Poeta, come nella miglior tradizione, attore, sceneggiatore e regista. C’è chi ha iniziato a ridere con lui ai tempi de “La smorfia” e non ha ancora smesso, perché fermarsi è impossibile.
Ha lasciato un pugno di film da lui diretti che sono diventati dei piccoli cult, grazie al loro raccontare con serenità e leggerezza storie d’amore e di vita ordinarie, come ce ne son tante, eppure così speciali, a partire da quell’esordio folgorante che fu “Ricomincio da tre” nel 1981. Al cinema trovò il suo contraltare nel funambolico e iperattivo Roberto Benigni in “Non ci resta che piangere”, lui così timido, pigro fino all’indolenza, sempre con l’aria di essere capitato nel posto sbagliato al momento sbagliato. Vinse la Coppa Volpi a Venezia diretto da Ettore Scola in “Che ora è”.
Fino a “Il Postino”, uscito postumo. Un film voluto fortemente, forse troppo. Il suo cuore, quello scompenso cardiaco alla valvola mitralica che lo affaticava come se avesse settant’anni, non ce l’ha fatta e ha smesso di battere appena dodici ore dopo la fine delle riprese del film di Michael Radford, che gli varrà una nomination agli Oscar come Miglior attore protagonista.
Aveva solo 41 anni. Muore giovane chi è caro agli dei e a noi, davvero, non resta che piangere e ricordare.
