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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Salta l'accordo tra Crozza e la Rai. Una vittoria per il Pdl?

Niente show in prima serata su Rai1 per il comico genovese. Ormai è polemica aperta sui compensi

Maurizio Crozza non andrà su Rai1.

La diffusione delle cifre da capogiro che l'agente del comico sarebbe stato sul punto di strappare alla tv di Stato ha sollevato un mare di polemiche, cavalcata dal Pdl e culminate con lo scontro fra Fabio Fazio e Renato Brunetta, quando l'ex ministro e ora capogruppo in Commissione Vigilanza ha attaccato il conduttore di "Che tempo che fa" per i suoi compensi.

Scrive Leandro Palestrini su Repubblica: "La Rai accredita la versione della 'separazione consensuale', fonti vicine alla direzione tendono a ridimensionare l'incidente. 'La Rai e l'agenzia di Crozza, libere comunque di decidere in qualunque senso, dopo alcuni incontri hanno consensualmente convenuto di non dover procedere oltre. Le cifre apparse in questi giorni sono comunque destituite di fondamento'. Ma c'è chi giura che Crozza sia di umore nero e ai piani alti di Viale Mazzini siano sull'orlo di una crisi di nervi".

Troppo facile pensare che dietro questo ripensamento ci sia il polverone sollevato da Brunetta e dal Pdl (anche grazie a Libero e Il Giornale) allo scopo di indebolire la Rai - che perderebbe così l'occasione di avere uno show di sicuro successo capace di portare pubblicità e denaro come sarebbe stato quello di Crozza - per favorire la concorrenza, come sostiene Vinicio Peluffo, capogruppo Pd in Vigilanza: "Brunetta e altri esponenti del centrodestra invece di portare in Vigilanza le loro idee, sollevano polemiche che sembrano rivolte più ad indebolire l'azienda, la sua capacità di competere, di raccogliere pubblicità e di creare programmazione di qualità anziché migliorare e rafforzare il servizio pubblico. Questo è il vero valzer dell'ipocrisia"?.

Ma il Pdl non è l'unico a puntare il dito contro Crozza e Fazio per la questione dei compensi. Il grillino Roberto Fico, presidente della commissione di Vigilanza, ha presentato un'interrogazione nella quale chiede se davvero "Fazio avrebbe imposto un rinnovo anticipato del contratto garantendosi una vera e propria blindatura e subordinando ad esso la conduzione di Sanremo", come suggerito da Brunetta.

Anche il Codacons è intervenuto, insieme a Associazione Utenti Radiotelevisi, presentando un esposto alla Corte dei Conti contro la Rai e un'istanza di accesso all'Agenzia delle Entrate per  per avere copia delle denunce dei redditi di Fazio, Luciana Littizzetto e Roberto Benigni e risalire ai cachet elargiti dalla Rai.

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