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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Mediaset-Vivendi a un passo dall'accordo: nuovo polo televisivo anti-Sky

L'intesa dovrebbe portare alla creazione di una piattaforma comune nella pay-tv in chiave "anti-Sky" e anche nella tv on demand via web, sfidando Netflix

L'appuntamento decisivo per la grande alleanza è stato fissato stasera, dopo la chiusura delle Borse. Il cda Mediaset dovrebbe ufficializzare il sì all'accordo con i francesi di Vivendi, colosso dei media che fa riferimento a Vincent Bolloré.

Sul fronte industriale - cuore di tutto l'accordo considerata l'ambizione di Vivendi di diventare la media company numero uno nel Sud Europa - l'intesa dovrebbe portare alla creazione di una piattaforma comune nella pay-tv in chiave anti-Sky e anche nella tv on demand via web, sfidando Netflix.

LA CESSIONE DI PREMIUM - Tutto è ormai pronto per un patto storico che prevede uno scambio azionario intorno al 3,5% del capitale e il conferimento ai francesi della pay-tv Premium in mano alla società della famiglia Berlusconi, di cui Mediaset detiene l'89% (il restante è in mano agli spagnoli di Telefonica). L'accordo prevede, tra le altre cose, un incrocio nei rispettivi consigli di amministrazione in base a un principio di reciprocità.

Per questo, a differenza delle prime indiscrezioni circolate, non sarebbe Yannick Bolloré - presidente e ceo Havas - candidato a sedersi nel cda di Mediaset, bensì si guarda allo stesso ceo di Vivendi, Arnaud De Puyfontaine o, in seconda battuta, comunque a un membro del board di Vivendi. Il gruppo francese non commenta nessuna delle indiscrezioni. In Vivendi dovrebbe entrare Pier Silvio Berlusconi, ad e vicepresidente di Mediaset. 

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