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Mercoledì, 17 Aprile 2024
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Morte Michele Merlo, parla il padre: "Quello che è successo è frutto di una sanità che non funziona più"

A "Verissimo" Domenico Merlo ricorda il figlio, il giovane cantante venuto a mancare improvvisamente nel giugno del 2021

"Non mi aspetto nulla dalla giustizia e non condanno l’errore umano, anche se mi ha devastato la vita": così Domenico Merlo, ospite domani in esclusiva a Verissimo sabato 21 maggio alle ore 16 su Canale 5, ricorda il figlio Michele, in arte Mike Bird, il cantante cresciuto ad Amici, scomparso un anno fa. "Quello che è successo a Michele è frutto di una sanità che non funziona più: il sistema ha subito dei tagli importanti e questo porta continuamente a situazioni drammatiche. E aggiunge – "I medici legali sostengono che bastava un esame del sangue per salvarlo. Aveva una probabilità dal 77% all’89% di guarire, in circa sei mesi, dalla malattia".

Ai microfoni del talk show, Domenico racconta commosso anche il rapporto che c’era tra i due: "Con lui ero un po’ duro perché provengo da una carriera militare, però nonostante, tutto ascoltava i miei consigli. Con la mamma invece si apriva molto, a lei raccontava anche le cose più intime. E sulla sua profonda sensibilità, riconosciuta anche dagli amici più cari, prosegue: "Michele era un ragazzo sportivo e non aveva mai avuto problemi di salute. Era un grande artista, incompreso e un po’ burbero. Era un romantico ribelle. Forse questo mondo non era per lui perché era troppo sensibile".

L'evento per ricordare Michele Merlo 

Il 6 giugno, a un anno dalla scomparsa, allo stadio comunale di Rosà (Vicenza), ci sarà un evento per commemorare Michele promosso dall’associazione Romantico Ribelle, nata a sostegno della ricerca scientifica: "Con tanti amici e l’aiuto della Nazionale Cantanti, proveremo a ricordarlo attraverso la musica e il gioco. Vogliamo sempre celebrarlo e sostenere anche gli artisti che non hanno la possibilità di emergere". 

Morte Michele Merlo, per i Nas diagnosi superficiali

Secondo i carabinieri dei Nas che hanno portato avanti l'indagine condotta dalla Procura di Vicenza sulla morte di Michele Merlo, la diagnosi sarebbe arrivata troppo tardi e i medici che lo videro, il medico di base di Rosà, che visitò il giovane il 26 maggio 2021 e il medico bolognese che lo vide una settimana dopo avrebbero trattato con leggerezza i sintomi manifestati dal cantante. Merlo presentava un ematoma enorme sulle gamba, aveva febbre e mal di gola, elementi che portarono prima alla diagnosi di strappo muscolare e poi di tonsillite quando invece si trattava di leucemia fulminante. Michele Merlo si sarebbe dunque potuto salvare, se la terapia corretta fosse partita da fine maggio il rosatese avrebbe avuto una probabilità di morte tra il 5-10%. Elementi che spingono la famiglia Merlo a cercare verità.
 

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