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Venerdì, 19 Aprile 2024
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È morta Lucy Salani, unica trans sopravvissuta ai lager

Aveva 98 anni. La sua storia era stata raccontata nel film "C'è un soffio di vita soltanto"

È morta a 98 anni Lucy Salani, la donna trans più anziana d'Italia, sopravvissuta al campo di concentramento di Dachau. Ne dà notizia su Facebook Luca Paladini, portavoce dei Sentinelli di Milano e consigliere regionale di Patto Civico. "La nostra tesserata onoraria Lucy Salani non c'è più. Una vita lunga dove ha conosciuto l'orrore dei campi di concentramento e poi la libertà di voler essere se stessa", scrive Paladini. Ad omaggiarla con un ricordo è anche Pina Picierno, Pd, vice presidente del Parlamento Europeo. "Impossibile dimenticare la sua intervista dello scorso anno in cui ha raccontato la sua esperienza nel campo di concentramento di Dachau. Non dimenticheremo il suo coraggio e la sua lotta per la libertà. Le sia lieve la terra". 

La storia di Lucy era stata raccontata nel film "C’è un soffio di vita soltanto" di Matteo Botrugno e Daniele Coluccini. Nata nel 1924 in provincia di Cuneo da una famiglia antifascista di origine emiliana, Lucy era sopravvissuta al campo di concentramento di Dachau, testimone diretta di uno dei momenti più bui e tragici della storia del Novecento: costretta a guardare l'orrore, ha saputo resistergli con forza e coraggio ineguagliabili. "Vivere per me è un miracolo, sono già morta allora", ha dichiarato Lucy davanti alla telecamera parlando di Dachau (dove è tornata). Dalla sua casa nel Bolognese, nei mesi della pandemia, Lucy ha raccontato la sua storia rivelando che ancora oggi, certe notti, sogna le cose più orrende che ha visto e per questo vuole che la gente sappia cosa succedeva nei campi di concentramento, perché non accada più.

I registi, che hanno condiviso con lei gli ultimi anni di vita, hanno espresso oggi la loro commozione: "Abbiamo avuto il privilegio e la fortuna di conoscere Lucy qualche anno fa e da quel momento è iniziato un legame indissolubile, un legame che va al di là degli aspetti artistici e professionali. Lucy è diventata un punto di riferimento umano per noi e per le tante persone che hanno conosciuto la sua storia e che l'hanno amata per la sua resistenza, il suo orgoglio, la sua forza straordinaria. Lucy se ne è andata, ma il suo ricordo e la sua storia rimarranno scolpiti non solo nella memoria di chi, come noi, le ha voluto bene, ma anche nella memoria collettiva del nostro paese".

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