Testimonianza choc del figlio di Michael Jackson: "Mi disse che lo avrebbero ucciso"
Prince, figlio maggiore della ex popstar, ha deposto davanti alla Corte di Los Angeles nel processo che vede imputata la società organizzatrice di concerti Aeg. Ecco le sue parole
Il figlio maggiore di Michael Jackson, Prince, ha deposto in tribunale a Los Angeles nel procedimento civile intentato dalla famiglia nei confronti della società organizzatrice di concerti Aeg.
Ebbene, come racconta il sito Tmz.com, quattro anni e un giorno dopo la morte di suo padre il 16enne ha detto che 'Jacko' aveva paura prima del tour 'This Is It' con il quale stava per tornare sul palco.
"Dopo una telefonata con mio padre, quando ho riattaccato il telefono, ho cominciato a piangere", ha detrto Prince, aggiungendo: "Ha detto 'Mi uccideranno, mi uccideranno'".
Jackson era felice del prossimo impegno ma "voleva più tempo per fare le prove", ha detto l'adolescente, ascoltato in qualità di testimone. Prince ha dato l'immagine di un padre amorevole, che dedicava molta attenzione ai suoi tre figli, esibendo video e foto familiari.
IL PROCESSO - Il processo ha come obiettivo quello di determinare se l'Aeg, "in nome del profitto monetario", ha messo a rischio la salute del cantante: "La famiglia Jackson ritiene che il medico che lo curava, Conrad Murray, abbia somministrato al cantante l'anestetico Propofol, che avrebbe causato l'attacco di cuore che lo ha ucciso, pressato dalla Aeg che lo veleva in condizione di compiere il tour. Murray sta scontando una condanna a quattro anni per omicidio colposo".
Prince, che alla morte del padre aveva 12 anni, ha anche detto alla Corte di aver visto Randy Phillips della Aeg parlare a Murray propio la notte prima del decesso del padre. "Lo teneva per il gomito", ha detto, aggiungendo: "Mi sembrò aggressivo".
