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Giovedì, 25 Aprile 2024
Musica

Concerti, i biglietti nominativi costeranno di più

L'introduzione dal 1 luglio per contrastare il bagarinaggio e il fenomeno sempre più dilagante del secondary ticketing, ma Assomusica avverte: "Si rischia di generare solo un grande caos"

Web, croce e delizia. Questa enorme finestra sul mondo qualche danno lo ha fatto, soprattutto alla musica. Oltre alla questione dei diritti di autore e alle piattaforme che, di fatto, hanno quasi del tutto mandato in pensione dischi, varie ed eventuali, a risentirne è anche la musica dal vivo. Dal bagarinaggio - ancora vivo e vegeto - si è passati al sempre più gettonato secondary ticketing, ovvero la rivendita online di biglietti già acquistati dai canali ufficiali. Fin qui nulla di illegale, ma spesso i biglietti vengono rivenduti a un prezzo maggiorato, che nei casi di eventi importanti arriva addirittura a sfiorare il 100% di ricarico. 

Per contrastare questo fenomeno il Governo ha approvato nell'ultima legge di bilancio l'emendamento sui biglietti nominativi, normativa che entrerà in vigore dal 1 luglio. Un'azione che se da un lato certamente argina l'illegalità, dall'altro rischia di generare un grande caos, come denuncia Assomusica.

"Per attuare i necessari controlli, gli organizzatori dovranno aprire i cancelli molto tempo prima, impegnando più personale su più turni - spiega Vincenzo Spera, presidente dell'Associazionedegli organizzatori e produttori di spettacoli di musica dal vivo - Questi costi saranno pagati dai cittadini che acquisteranno il biglietto, aumenteranno code e tempi di attesa, specie in occasione di grandi manifestazioni. I consumatori non potranno più regalare un biglietto a un familiare, amico o parente. Le procedure per il cambio del nominativo non saranno semplici e immediate e potranno comportare ulteriori costi. In questo scenario rischiamo di perdere anche i grandi gruppi organizzati".

Assomusica propone azioni alternative: "Anzitutto si possono chiudere tutti i siti di rivendita dei biglietti o si possono utilizzare delle app che consentono di tracciare l'eventuale passaggio di mano dei biglietti già emessi. Pur condividendo l'obiettivo che la legge si prefigge - prosegue Spera - riteniamo che le misure disposte, invece di perseguire l'attività criminosa di alcuni soggetti e/o imprese che sono la causa del fenomeno e che su di esso lucrano ingentemente, colpiscano fortemente i consumatori e gli organizzatori di spettacoli dal vivo, comportando ricadute negative, certe, sull'intero settore".

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