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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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"Mi hanno buttato mer*a addosso": Blanco attacca la Rai, il retroscena su Sanremo

Il cantante torna sull'episodio che lo ha visto protagonista dell'ultimo Festival, quando ha distrutto la scenografia alla fine dell'esibizione

Due mesi fa il nome di Blanco imperversava tra le cronache mediatiche che raccontavano del Festival di Sanremo. La sua esibizione sul palco dell'Ariston, conclusa con lui che calciava rose e scenografia, è stata lungamente discussa in tv come in radio e sui social, entrando così nella storia della kermesse che adesso torna a essere commentata dallo stesso protagonista.

"La cosa veramente brutta non è stata quella dei calci alle rose. Ma il fatto che loro - tanti di loro, escluso Amadeus, che è stato buono - hanno giocato su questo incidente che ha fatto una hype incredibile a Sanremo. Hanno pensato di più a buttare mer*a su un ragazzo di vent'anni. Però intanto hanno mangiato su questa cosa": parla così il cantante, classe 2003, al secolo Riccardo Fabbriconi, all'incontro di presentazione del suo nuovo album, Innamorato, in uscita il 14 aprile, contenente lo straordinario duetto con Mina, Un briciolo di allegria. Le sue dichiarazioni riprese da Vanity Fair esprimono tutta la propria amarezza per l'accaduto, attaccano la Rai che avrebbe strumentalizzato l'episodio e tornano sull'accusa di danneggiamento e sul rischio di essere punito con la reclusione da uno a cinque anni come previsto dall'articolo 635b del Codice Penale. "Ho scritto la canzone Sbagli per chiedere scusa alle persone che si sono offese. Ma alla fine la verità è che in tv non puoi essere te stesso, non è che possiamo prenderci per il cul*", prosegue Blanco: "Era uscita la notizia che potevo andare in carcere da uno a cinque anni. Alla fine se succedesse davvero questa cosa, sarei contento perché almeno la gente vede quanto siamo indietro su questa cosa politicamente. Una roba assurda". 

I problemi tecnici raccontati da Blanco

Sui dettagli dell'accaduto Blanco non aveva mai parlato fino a ora. Sul palco aveva fatto riferimenti a problemi tecnici e alla rabbia che ne era scaturita, ma solo adesso affronta il fatto con i suoi particolari. "Già alle prove avevo segnalato questo problema dell'audio nelle cuffie e mi avevano detto che sarebbe stato risolto la sera stessa. Prima ho cantato Brividi e tutto era più o meno normale, anche se all'inizio sentivo qualcosa di strano. Appena è partita L’isola delle rose, ho sentito un rumore, così ho tolto la cuffia" spiega. E ancora: "Ho guardato per chiedere aiuto, poi me la sono rimessa. Poi ho detto: non sento la voce, cosa che loro non hanno riportato perché sono dei paraculi. Anzi, mi hanno detto: vai avanti. Loro ti dicono: basta che alzi la mano e si rifà. Non è vero, ci sono i tempi televisivi, tante cose. È una stron*ata". Ecco allora la rabbia: "Ovviamente mi sono incazzato, mi è partita la brocca. Era già previsto che spaccassi le rose nella mia esibizione, ma non così, poi è scivolata di mano la situazione". All'indomani dell'accaduto Blanco aveva postato una foto con un biglietto di scuse: "Chiedo scusa alla città dei fiori", aveva scritto alla fine della sua lettera. 

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