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Venerdì, 29 Marzo 2024
la svolta

Britney Spears è 'libera': il padre rinuncia alla sua tutela

Dopo mesi di udienze, Jemie Spears si è detto pronto ad accettare una “transizione ordinata” per individuare un nuovo tutore della figlia

Svolta nella delicata vicenda che da tempo vede antagonisti in una complicata battaglia legale Britney Spears e il padre Jamie, con quest’ultimo che ha rinunciato alla tutela nei confronti della figlia.

Jemie Spears ha depositato un atto in risposta all'istanza presentata dalla figlia presso la Corte superiore di Los Angeles, formalizzando così il passo indietro e la rinuncia alla tutela, sebbene i suoi legali evidenzino che "non ci sono motivi concreti per sospendere" la tutela "o rimuovere" il genitore della posizione. Secondo i legali di Jamie Spears, la decisione è legata allo "scontro pubblico con la figlia".

La battaglia legale tra Britney Spears e il padre Jemie

Qualche settimana fa Britney Spears aveva annunciato che non si sarebbe più esibita se suo padre Jamie avesse mantenuto il controllo sulla sua carriera nell'ambito della tutela attribuitagli nel 2008. "Questa tutela ha ucciso i miei sogni. Quindi tutto ciò che ho è la speranza", lo sfogo affidato dalla 39enne a un lungo post su Instagram. La tutela era stata istituita dopo che suo padre aveva presentato un'istanza in tribunale citando motivi di preoccupazione per la salute mentale della figlia.

Per molto tempo Britney Spears non aveva parlato pubblicamente della situazione: solo qualche enigmatico messaggio lanciato attraverso i social e veicolato dai fan più appassionato attraverso l’hashtag #freeBritney avevano riferito della delicata vicenda che, a fine giugno, per la prima volta trovava nelle parole della cantante la sua testimonianza diretta.

"Voglio solo la mia vita indietro. Voglio porre fine a questa tutela senza essere giudicata. Merito di avere una vita, ho lavorato tutta la mia vita. Merito di avere una pausa di due o tre anni", aveva dichiarato Spears, madre di due figli, aggiungendo anche di voler sposare il suo ragazzo e avere un altro bambino, ma che il padre non glielo avrebbe permesso. La cantante aveva anche detto che le era stato somministrato il litio, uno psicofarmaco per il disturbo bipolare, contro la sua volontà, e che l'aveva fatta sentire ubriaca e incapace di conversare.

Dal canto suo, Jemie Spears ha sempre negato tutto e sostenuto di essere bersaglio di una campagna diffamatoria e di falsi attacchi. A detta dei suoi legali, la scelta di rinunciare alla tutela della figlia costituisce una "transizione ordinata" per individuare un nuovo tutore e mettere fine alle polemiche. Intanto, Mathew Rosengart, uno degli avvocati di Britney, ha riferito al Guardian che la decisione è "una grande vittoria per Britney e un passo avanti verso la giustizia", promettendo di proseguire con le indagini sulla condotta di Mr Spears e di coloro che negli ultimi anni si sarebbero appropriati di milioni di dollari, parti del patrimonio dell’interprete di 'Baby one more time'.

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