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Giovedì, 25 Aprile 2024
un tuffo nel passato

Claudio Baglioni e quella sera in hotel con Dalla: "Mi asciugò le lacrime"

Il cantautore ricorda una vicenda accaduta nel 1970, agli inizi della sua carriera, e altri retroscena sul collega scomparso

Cinquant'anni di carriera e ancora tanta voglia di fare musica. Claudio Baglioni è tornato con un nuovo album, 'In questa storia... che è la mia', in cui c'è tutta la sua maturità artistica. Un percorso iniziato negli anni '70, quando per lui la strada era ancora tutta in salita. Di quel periodo ricorda l'entusiasmo ma anche le prime cocenti delusioni che l'hanno fatto mettere in discussione come artista. 

Una delle più dolorose fu alla Gondola d'Argento, a Venezia, "una sorta di contest dove io e Ron eravamo gli esordienti", racconta in una lunga intervista a Il Fatto Quotidiano. Quella notte Lucio Dalla asciugò le sue lacrime. "Durante le prove, con Notte di Natale riscossi un grande successo, con gli occhialoni e un'immagine da esistenzialista - spega - Il destino volle che la giuria fosse composta da un equipaggio di marinai: arrivai ultimo di sedici. Quando mi comunicarono il risultato, non ebbi il coraggio di chiamare mia madre e mi incamminai per le strade del lido". Un dolore enorme: "All'umiliazione del risultato si associò un acquazzone micidiale, e per un attimo pensai di buttarmi in acqua - continua Baglioni - Una volta in albergo ci pensò Lucio a risollevare la serata". Tra lui e Lucio Dalla nacque una bella amicizia in quegli anni: "Per lui ero 'la suora', per i modi molto gentili di pormi - racconta l'autore di 'Questo Piccolo Grande Amore' - Ma Lucio era capace di qualsiasi cosa: un artista grandissimo, quanto bugiardo. Era il suo modo di raccontare la vita. Era capace di inventarsi aneddoti, soprannomi, storie. Si divertiva anche a narrare i suoi disastri".

"Pino Daniele cacciò Lucio Dalla"

Sono molti gli aneddoti su Lucio Dalla che racconta Baglioni. "Ci fu un periodo in cui era in crisi di scrittura, allora prendeva il sax e andava a suonare nei dischi degli altri, da special guest - rivela - In questa fase si presentò da Pino Daniele, ma Pino lo cacciò e in malo modo, al grido 'sei un cane, non hai capito niente del pezzo'. Lucio, da paraculo, spiattellò per primo questa storia". E poco dopo il cantautore napoletano telefono proprio a Baglioni: "Ricordo la sua telefonata: 'Ma questo Dalla, perché non incide un bel disco invece di suonare così?'. Ci vogliamo tutti bene ma ci controlliamo sempre da vicino".

Oggi che è Claudio Baglioni, con "410 canzoni scritte, altrettante ne ho buttate via o giacciono in cassetti che non aprirò mai", la sua speranze resta la stessa: "Spero di meritarmi questo successo che non so ancora com'è arrivato, e spero che questo album sia una locomotiva in grado di trascinare altri progetti". Strada facendo.

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