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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Omar Pedrini ricoverato per aneurisma aortico

Il cantautore, classe 1967, è affetto da malattia congenita al cuore

"Cari amici. Il “pit stop” si prolungherà più del previsto per rendere possibile un intervento domani stesso. Sono già stato trasferito in cardiochirurgia a Bologna dove affronterò un operazione di chirurgia vascolare. In gergo tecnico ho un (fottuto) aneurisma aortico". Comincia così il lungo post con cui Omar Pedrini, cantautore e chitarrista, annuncia ai fan una pausa forzata dagli impegni professionali. Uno stop dovuto alla malattia congenita al cuore da cui l'ex leader dei Timoria è affetto da anni. 

Il ricovero

Nel messaggio, Pedrini ringrazia il personale medico che lo sta assistendo e spiega che la situazione è, fortunatamente, sotto controllo, grazie al tempismo con cui è avvenuto il ricovero. "Mi spiace darvi questa notizia, ma voglio darvi anche un paio di buone nuove: essendo arrivato qui con le mie gambe e non in emergenza, i miei “angeli” potranno lavorare sicuramente meglio e se andrà tutto bene sarò più forte di prima. L’intervento sarà più semplice e quindi la degenza dovrebbe essere meno lunga. La cosa che mi dispiace di più, essendo abituato ad onorare i miei impegni, è che dovremo rimandarne qualcuno dei tanti già in programma". 

L’agenzia che cura il tour dell'artista bresciano sta già contattando gli organizzatori delle serate imminenti per trovare soluzioni. "Mi dispiace per gli organizzatori che credono in me e mi dispiace non riabbracciarvi con la mia musica proprio dopo un anno così difficile, ma farò di tutto per tornare presto", prosegue. "Peccato ancor di più dopo un anno così difficile in cui la musica ha già ingiustamente sofferto più degli altri settori. Sarebbe stata l’estate della ripartenza e invece resterò un po’ ai box. Ma devo accettare serenamente il mio karma. “Un guerriero sa imparare ad amare il suo dolore” diceva qualcuno", chiosa, con riferimento al brano Un Guerriero dei Timoria. 

La battaglia contro la malattia

Classe 1967, il musicista ha raccontato più volte in passato la sua battaglia contro la malattia al cuore e il modo in cui ha imparato a conviverci. Il primo malore nel giugno del 2004. "Quell'anno - ha confidato -avevo partecipato al Festival di Sanremo da solista, con la canzone ‘Lavoro inutile'. La critica mi aveva dato il premio come miglior testo, pensavo di poter ricominciare da solo. Poi ho un malore e mi dicono che dovevo essere operato nel giro di dieci minuti. Mi tagliarono i vestiti. Il primo intervento durò 10 – 12 ore, l'ultimo 16. Questo è stato più pericoloso, c'era una grossa mortalità". 

Il sostegno della moglie Veronica

Al suo fianco c'è da sempre la moglie Veronica Scalia, di professione artista e madre dei figli Pablo ed Emma Daria. "Mi informai su di lei e mi dissero che era la figlia di un noto cardiochirurgo. Sono stato molto diretto. Sono andato da lei e ho detto: ‘Ho 20 anni più di te inoltre so che sei figlia di un cardiochirurgo. Io sono cardiopatico quindi sarà un matrimonio di interesse'". Da allora non si sono più lasciati. 

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