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Giovedì, 18 Aprile 2024
Le indagini

Foo fighters, Taylor Hawkins aveva assunto cocktail stupefacenti

Hawkins, 50 anni, è morto due giorno fa, in un hotel di Bogotà, dove la band si trovava per suonare in un festival questo fine settimana

La Procura generale della Colombia ha reso noto che il batterista dei Foo Fighters Taylor Hawkins, morto a Bogotà, aveva assunto "dieci diverse sostanze" stupefacenti nelle ore precedenti la sua morte. In un comunicato, redatto insieme all'Istituto di medicina legale colombiano, la Procura ha precisato che nel corpo del musicista sono state rinvenute numerose sostanze, fra cui marijuana, antidepressivi triciclici, benzodiazepine e oppiacei.

Nel comunicato non si afferma che il decesso sia stato provocato da queste sostanze mentre l'Istituto nazionale di medicina legale spiega che "continuerà gli studi medici per ottenere un chiarimento totale sulle cause della morte di Taylor Hawkins". Secondo quanto si è appreso un'ambulanza era stata inviata all'hotel dopo una chiamata in cui Hawkins lamentava di avere dolori al petto. 

Taylor Hawkins era entrato a far parte della band nel 1997 e, oltre alle sue capacità di batterista, ha partecipato da autore a diverse canzoni della band e talvolta ha anche cantato ai concerti. Dopo la sua morte, i Foo Fighters hanno cancellato le loro date sudamericane. La notizia della morte di Hawkins ha lasciato attoniti i fan, con migliaia di candele accese e un minuto di silenzio fuori dal luogo in cui avrebbero dovuto suonare. Tanti gli omaggi anche dal mondo del rock: Ozzy Osbourne ha detto che Hawkins era "un musicista straordinario" e Mick Jagger ha definito la notizia della sua morte "incredibilmente triste".

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